“Fra sei anni la terza vasca sarà esaurita: il 1° gennaio 2024 dovrà essere pronta la quarta discarica, pena il default economico del Civeta con costi altissimi per i comuni consorziati che saranno costretti a portare fuori i rifiuti pagando tariffe di oltre 200 euro a tonnellata”. Dipinge un quadro a tinte fosche il direttore del Consorzio intercomunale di Cupello, Luigi Sammartino che, ospite dell’assemblea civica vastese, ha relazionato sulla situazione del Civeta, soffermandosi sul progetto di iniziativa privata presentato dalla Cupello Ambiente, società dell’imprenditore pugliese Rocco Bonassisa, che si occupa della gestione della terza vasca. L’invaso accoglie non solo i rifiuti dei centri del comprensorio vastese, ma anche quelli di altre regioni, circostanza che se da una parte consente al Consorzio di incassare somme necessarie per far fronte ai pagamenti, dall’altra sta decretando l’esaurimento della terza vasca la cui vita, a causa del continuo afflusso di pattume, si è notevolmente ridotta. Sammartino è stato categorico.
“Pensare che il Civeta possa fare a meno di una discarica di servizio per quei rifiuti indifferenziati significa mettere a rischio il suo futuro”, ha esordito il direttore tecnico del Polo tecnologico, “abbiamo presentato delle osservazioni sul progetto della Cupello Ambiente con cui il Consorzio non ha nulla a che vedere trattandosi di una iniziativa privata. Abbiamo segnalato al Comitato regionale Via che l’area scelta, a ridosso del Polo tecnologico, è classificata dal piano regolatore del comune di Cupello, come zona cuscinetto. Voglio evidenziare però che se ci sarà il parere favorevole non sarà necessaria una variante al Prg”.
Un intervento quello di Sammartino che ha fatto storcere il muso non solo ai consiglieri comunali di minoranza, i quali avevano proposto un documento contro la quarta discarica, ma anche a quei rappresentanti del Comitato per la difesa del comprensorio che hanno seguito in diretta streaming il dibattito in aula.
Anna Bontempo (Il Centro)