Un capannone di 244 metri quadri affittato ad un canone ridicolo, pari a mille euro l’anno. E un locale in pieno centro storico dato in locazione a poco più di 100 euro al mese. Scoppia il “caso affitti” in Comune, proprietario di immobili ceduti ai privati per pochi spiccioli. In molti casi i contratti risalgono agli anni ’90 e sono stati puntualmente rinnovati senza alcun adeguamento economico, al di fuori di qualsiasi logica di mercato e nonostante l’euro abbia preso il posto delle vecchie lire.
Una situazione che è andata avanti per quasi trent’anni con le varie amministrazioni comunali, di centrodestra e di centrosinistra, che hanno chiuso un occhio. Ma ora il sindaco Francesco Menna ha deciso di metterci mano, dando mandato all’avvocatura comunale. Nei prossimi giorni una serie di diffide verranno inoltrate ai vari locatari. Una di queste è finalizzata ad ottenere la restituzione dei locali di località San Leonardo, all’Incoronata, di proprietà del Comune che dal 1997 ospitano il Centro Revisioni auto del Vastese.
“Il contratto è scaduto”, spiega il sindaco Francesco Menna, “quei locali devono essere restituiti per una serie di ragioni, non ultima la necessità di averli a disposizione in vista della realizzazione del Centro del Riuso annesso all’isola ecologica. Ci stiamo attivando per mettere in regola alcune situazioni ultraventennali di immobili di proprietà dati in locazione a canoni irrisori. Stiamo passando al setaccio i contratti”.
Uno dei casi più eclatanti è proprio quello dei locali che ospitano il Centro Revisioni auto del Vastese in località San Leonardo, all’Incoronata. Il contratto firmato dai dirigenti dell’epoca risale al 1997 e disponeva la locazione di un capannone di 244 metri quadri di superficie con annessa area recintata di 1.400 metri quadrati interamente asfaltata, dietro il corrispettivo di un canone annuo di 2 milioni di vecchie lire, da corrispondere in due rate semestrali. E’ stato regolarmente rinnovato senza che nessuno in Comune sollevasse il problema dell’adeguamento del canone.
Insomma, una situazione emblematica di come sia stato gestito in questi anni il patrimonio immobiliare dell’ente, gran parte del quale è in odor di dismissione, come dimostrano le aste che vengono periodicamente indette per la vendita di locali commerciali, magazzini, box, appartamenti, fabbricati ed ex scuole, ma che finora sono andate quasi tutte deserte.
Anna Bontempo (Il Centro)