Hanno evaso per anni l’imposta di soggiorno, omettendo di versare nelle casse municipali le somme dovute per chi alloggia nelle strutture ricettive del territorio. I controlli effettuati dagli uffici comunali, finalizzati ad accertare la congruità degli importi incassati dall’ente, hanno portato allo scoperto due casi di evasione. Dalle verifiche è infatti emerso che un albergo ed un campeggio della riviera non hanno mai versato neanche un centesimo per l’imposta di soggiorno pur avendo regolarmente esercitato l’attività turistica accogliendo i vacanzieri nelle strutture. Ora rischiano una denuncia per appropriazione indebita.
“Abbiamo già interessato gli organi competenti”, dice il sindaco Francesco Menna, “nei prossimi giorni verrà presentato un esposto alla Procura a cui chiederemo di avviare un’indagine. Dai controlli effettuati dai nostri uffici è risultato che queste due attività non hanno mai versato neanche un centesimo per l’imposta di soggiorno, al contrario delle altre strutture ricettive presenti sul territorio che hanno pagato regolarmente la tassa. Non sono gli unici accertamenti che abbiamo messo in campo”, prosegue il capo della giunta, “l’azione di questa amministrazione è stata caratterizzata dall’inizio del mio mandato da una serie di provvedimenti che vanno non solo nella direzione del taglio delle spese, ma anche verso il potenziamento di alcuni settori. In particolare”, aggiunge Menna, “ è stato potenziato l’ufficio delle entrate comunali che sta dando importanti risultati anche in ordine agli accatastamenti e alle false dichiarazioni rese da alcuni professionisti finalizzate a pagare meno tasse per i loro studi, spacciati per private abitazioni. Sto portando avanti questa battaglia per rispetto dei cittadini onesti”.
Per quanto riguarda l’imposta di soggiorno i controlli sono stati intensificati nei mesi scorsi, andando ad affiancare al personale interno del Comune un servizio di supporto operativo, una sorta di “task force” con il preciso mandato di andare a scovare casi di evasione o di elusione della tassa istituita nel 2013 dal consiglio comunale.
Il relativo gettito, che si aggira intorno ai 200mila euro l’anno, è destinato a finanziare esclusivamente gli interventi che hanno una diretta finalità turistica, compresi quelli a sostegno di azioni di marketing, promozione turistica e culturale, oltre ad interventi di manutenzione, recupero, fruizione e valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici ed ambientali. La tassa va da un minimo di 1 euro ad un massimo di 2 euro per chi pernotta in strutture turistico- alberghiere, mentre l’importo da pagare per campeggi, villaggi turistici, centri vacanze e strutture ricettive extra-alberghiere è di 1 euro. Nel corso del 2018 è stata registrata una diminuzione degli introiti nei mesi di luglio ed agosto .
Anna Bontempo (Il Centro)