Rischia di perdere il posto di lavoro chi è assente ingiustificato ai corsi di formazione obbligatoria e già in precedenza li ha “bigiati”, e questo indipendentemente da quanto prevede o meno il suo contratto di categoria ma in base agli articoli del Codice civile applicabili a tutti i dipendenti.
L’avvertimento arriva dalla Cassazione che ha confermato il licenziamento disciplinare per giusta causa nei confronti di un lavoratore del settore automotive – dipendente dello stabilimento abruzzese di Pilkington Italia spa di San Salvo – “colpevole” di «assenza ingiustificata per non aver preso parte alla formazione obbligatoria prevista dall’accordo Stato-Regioni con contestuale contestazione della recidiva in riferimento a due analoghe condotte sanzionate con provvedimenti di natura conservativa».
Ad avviso degli “ermellini”, infatti, correttamente i giudici di merito hanno ritenuto che questo comportamento da parte del dipendente dello stabilimento di San Salvo, rappresenti «una grave violazione, da parte del lavoratore, degli obblighi di diligenza e di fedeltà ovvero delle regole di correttezza e di buona fede, di cui agli articoli 1175 e 1375 del codice civile, tale da ledere in via definitiva il vincolo fiduciario e di rendere proporzionata la sanzione irrogata».
Per l’operaio in questione, già assente ingiustificato a due corsi di formazione del 2012 e del 2013, è stato fatale aver “marinato” anche il corso del 2013. (Il Centro)