Sul Tribunale di Vasto c’è il rischio di assistere a vecchie recite. I cittadini devono pretendere adesso dai candidati a un posto in Regione, lautamente remunerato, non chiacchiere ma forme di impegno ben visibili. Passata la festa, gabbato lo santo. Se il presidio di Vasto non viene difeso dai vastesi, assisteremo alla spoliazione definitiva. Siamo diventati l’estrema periferia della periferia abruzzese. E basta con le deroghe. Vasto, che insiste su un territorio pericoloso, deve mantenere il suo Tribunale. Punto. Il resto è continua presa in giro. Se Roma e L’Aquila non sentono o, peggio, snobbano, se etichette e simboletti di partito promettono e non mantengono, tocca ai cittadini, con il voto, bocciare gli avventurieri e premiare chi ara ogni giorno la vigna della politica locale, difendendo sul serio le ragioni di Vasto e del Vastese.
Davide D’Alessandro
Consigliere comunale