A distanza di pochissime settimane dall’approvazione da parte della giunta municipale del progetto definitivo redatto dal tecnico incaricato – l’ingegner Italo Bona di Lanciano – il Comune ha indetto a tempo di record la gara per la manutenzione ed il consolidamento della barriera soffolta esistente attraverso il ricarico con materiale lapideo calcareo per ripristinarne la funzionalità compromessa nel corso degli anni dalle mareggiate.
Gli interventi in difesa della costa interesseranno il litorale sud di Casalbordino. La manutenzione della barriera, attraverso il ricarico con pietrame naturale, ha lo scopo di ricreare le condizioni originali per cui il sistema di protezione costiera era stato progettato e realizzato.
L’importo complessivo dei lavori è di 286.798 euro e il termine per l’esecuzione delle opere in difesa del litorale è fissato in 90 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data di consegna. Sono ammessi alla gara i soggetti economici in possesso dei requisiti previsti nel bando pubblicato in questi giorni all’albo pretorio dell’ente. Le offerte devono essere presentate entro il termine perentorio del 24 gennaio.
I lavori in fase di appalto sono stati finanziati con un contributo di 400mila euro erogato dalla Regione Abruzzo (Servizio Opere Marittime e Acque Marine) che con il comune di Casalbordino ha stipulato un atto di concessione. Non si tratta comunque di quegli interventi strutturali e definitivi che reclamano da anni gli operatori turistici. Quello dell’erosione della costa, che in alcuni tratti ha completamente ingoiato la spiaggia, è uno dei problemi più sentiti a Casalbordino. E’ dei giorni scorsi l’ennesimo appello lanciato da Alfredo Di Rito, vice presidente del sindacato italiano balneatori della Confcommercio, che è tornato a ribadire la necessità di interventi strutturali anche a fronte di studi progettuali commissionati dalla Regione all’Università dell’Aquila. Insomma, non i soliti ripascimenti annuali che non apportano alcun beneficio in quanto il materiale viene continuamente eroso e portato al largo dalle mareggiate, ma opere utili che mettano in sicurezza la costa.
L’ultimo ripascimento risale alla scorsa estate ed è stato effettuato grazie ad un finanziamento di 90mila euro erogato dalla Regione. Una tipologia di intervento che ha sempre registrato la netta contrarietà delle associazioni ambientaliste secondo le quali i rinascimenti sono inutili e comportano solo sperpero di denaro pubblico. Gettare sabbia che alla prima mareggiata viene portata via non serve a niente.
Anna Bontempo (Il Centro)