Non ci si improvvisa clown, occorre invece studiare e cimentarsi con un percorso formativo della durata di un anno costituito da lezioni teoriche e pratiche, laboratori ed esercitazioni. Chi è interessato a fare volontariato e a mettere il proprio tempo libero a disposizione degli altri, non deve far altro che raccogliere l’invito della Ricoclaun, la dinamica associazione guidata da Rosaria Spagnuolo.
“A breve inizierà il nuovo corso di clownterapia Ricoclaun 2019, ricco di grandi novità”, spiega la presidente del sodalizio, “si articola in tre fasi formative della durata di un anno. I volontari clown Ricoclaun sono persone comuni, di ogni età e professione, che indossano un camice bianco, come quello dei medici, dipinto a colori vivaci, che si cimentano in gag e in attività veramente divertenti. Non occorre essere artisti per diventare volontari clown, e neppure essere medici: è sufficiente avere voglia di giocare e di mettersi in gioco, di guardare il mondo con allegria e di donare un po’ del proprio tempo”.
L’associazione propone un percorso multidisciplinare specifico con lezioni teoriche e pratiche, role playng, workshop, laboratori pratici e esercitazioni.Tale formazione comprende nozioni di psicologia relazionale, psicologia dell’età evolutiva, tecniche di gestione dell’ansia e dello stress, igiene e procedure ospedaliere, nonché, naturalmente tutta la parte artistica: clowneria, magia, improvvisazione teatrale, palloncini.
Anna Bontempo (Il Centro)