Vasto e il Vastese rappresentano da tempo, per la politica che conta, l’estrema periferia della periferia regionale. Il Tribunale e l’Ospedale sono gli ultimi presidi da difendere, costi quel che costi. Se li perdiamo è finita. Il declino diventerebbe morte.
Sul primo va presa una decisione definitiva. Basta con le proroghe. Se è vero che insistiamo su un territorio molto esposto alla criminalità, è inutile continuare a tergiversare. Vasto deve avere e mantenere il Tribunale.
Sul secondo presidio facciamo chiarezza: il reparto di radiologia, dove mancano ben cinque medici all’appello, non è l’unico a versare in uno stato di grave disinteresse da parte del Sindaco e della sua amministrazione, troppo impegnati a difendere l’indifendibile: il governo regionale di sinistra, che ha troppo promesso senza nulla mantenere. Gli otto/decimi di Emodinamica sono un insulto ai cittadini e che l’angiografo non fosse l’emodinamica, come ha finalmente detto il Sindaco, lo avevamo scoperto e detto anni fa.
La radiologia è lo specchio fedele di un ospedale in totale abbandono, lasciato alle cure e al coraggio dei volenterosi che vi lavorano, nonostante tutto.
Nonostante, cioè, la ormai cronica carenza di organici, il mancato arrivo di una seconda TAC, la chiusura di alcuni reparti, il declassamento di altri, la mancanza di una refezione, la perdita di posti letto, la mancanza di strumentazioni, la mancanza di anestesisti, la carenza di investimenti e risorse finanziarie – puntualmente destinate altrove -, la posticcia inaugurazione del reparto di Osservazione breve; insomma, nonostante il Governo regionale di sinistra che, vogliamo ardentemente sperarlo, tra qualche settimana farà la fine che merita, quella, cioè, che ha voluto riservare all’Ospedale di tutti i cittadini di Vasto e del Vastese.
Alessandra Cappa
Davide D’Alessandro