Il Consiglio Direttivo della Federmanager Abruzzo e Molise ha elaborato una proposta di programma di sviluppo per la Regione Abruzzo. A tal fine è stato richiesto un incontro ai quattro candidati presidenti, il primo dei quali si terrà il 21 gennaio alle ore 15.30 con il candidato presidente Giovanni Legnini, nel suo comitato di Via Piave a Pescara.
Il Presidente
Florio Corneli
Questo il documento per i candidati.
Premessa
La nostra attenzione oggi è concentrata sulle elezioni che porteranno al rinnovo del consiglio della regione Abruzzo e coerentemente con quanto chiesto al governo nazionale chiediamo di inserire nel programma dei Presidenti e dei candidati, quanto segue:
- Supportare l’inserimento nelle aziende e nelle reti di impresa, di manager con focus sulla innovazione e su strategie di lungo termine:
Finalità: Rafforzamento delle capacità e degli strumenti manageriali nel tessuto di imprese e nelle strutture pubbliche al fine di poter attivare, implementare e cogliere tutte le tecnologie, i modelli di business e le grandi opportunità della trasformazione in atto
Proposte: a. Introdurre un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher per l’acquisizione di competenze professionali di supporto alle imprese; b. Valorizzare il contributo che i manager possono fornire per supportare la nascita e il consolidamento di iniziative imprenditoriali; c. Facilitare il trasferimento tecnologico tra imprese e università, creando opportunità per gli studenti; d. Costituire un polo formativo in ambito regionale finalizzato a recuperare e trasferire ai giovani studenti, le esperienze professionali vissute sul campo da parte di manager e quadri aziendali
- Sostenere la competitività delle PMI
Finalità: favorire la revisione dei processi organizzativi, il riposizionamento del business, l’ingresso su nuovi mercati internazionali delle PMI e soprattutto il ricambio generazionale
Proposte: a. Creare un osservatorio delle competenze manageriali che si pone nella prospettiva di riflettere sul futuro e sugli scenari a medio e lungo termine del mercato del lavoro; b. Ottimizzare l’osservatorio permanente sui bandi di finanziamento;
- Assicurare il supporto responsabile e l’assunzione del proprio ruolo, per sostenere la crescita e la pianificazione dei bisogni di medio e lungo periodo della regione
Finalità: introdurre e sviluppare misure strutturali ed efficaci in favore dell’aumento della crescita economica della regione e della rapidità di reazione dell’economia regionale rispetto ai cambiamenti sempre più veloci dei mercati
Proposte: a. Attrarre nuovi business ed investimenti delle imprese, già sul territorio e non; b. Trasporto e distribuzione sostenibile; c. Riesaminare i progetti di sviluppo industriale (zone industriali) nell’ottica di uno sviluppo sostenibile integrato;
- Essere coinvolti nel dibattito pubblico, come interlocutori continui e costanti sulle principali imprese ed organizzazioni economiche della regione. Vogliamo essere ascoltati nelle nostre posizioni ed azioni quale soggetto qualificato per i valori che coltiviamo, e che sono nel Dna della nostra organizzazione: competenza, responsabilità e merito.
Finalità: portare il grande contributo di Valori, Competenze, Esperienze, Responsabilità, Cultura del Merito di Federmanager in favore ed a supporto del meccanismo strategico ed operativo delle politiche Regionali e delle aziende del territorio
Proposte: a. Costituire un laboratorio permanente consultivo per il governo regionale, delle associazioni di categoria; b. Prevedere l’accreditamento di Federmanager alla sezione dei “portatori di interessi particolari” della Regione Abruzzo; c. Regolamentare un centro di competenza e alta formazione manageriale
Il dettaglio dei punti di cui sopra è descritto nelle pagine a seguire di questo documento, di cui si inserisce solo uno stralcio del dettaglio del punto 3, che può interessare in particolare l’area vastese:
- Trasporto e distribuzione sostenibile. Introdurre una piattaforma interattiva che raccolga i bisogni di trasporto di persone e di merci (infra regione o di attraversamento), che offra soluzioni di trasporto alternative alla gomma. Obiettivo ridurre del 50% la percorrenza su gomma di tutte le strade abruzzesi:
- In collaborazione con vettori di trasporto locali e non, creare una piattaforma on line che a fronte della domanda introdotta (se possibile direttamente per via telematica) da parte delle imprese e dei cittadini, per bisogni ricorrenti o specifici, offra la soluzione ottimale:
- Consolidamento delle merci su treno o nave
- Punti raccolta delle persone (esempio fermata del pullman) e trasporto combinato bus elettrico/treno
- Dotare la regione di un sistema portuale competitivo ed adeguato a coprire i bisogni ed offrire alternative sostenibili al trasporto via gomma. Perfettamente integrato con il sistema ferroviario e piattaforme logistiche regionali.
- Sostenere con forza una campagna di educazione, fin dalla scuola primaria, finalizzata all’uso di sistemi di trasporto alternativo.
- Collegare ai network nazionali ed internazionali le principali aree economiche della regione, oggi escluse dalle più importanti tratte che raggiungono i maggiori poli industriali italiani ed europei. Alta velocità ferroviaria, sistema portuale ed aereo
- Assicurare costanti collegamenti con i paesi Balcanici, che rappresentano il futuro dei mercati emergenti
- Inserire il Sistema Abruzzo nel Piano Generale dei Trasporti con idee e proposte tese allo sviluppo industriale delle zone dove i poli produttivi sono già esistenti per superare la condizione di svantaggio derivante dalla posizione geografica dei nostri territori.
- In collaborazione con vettori di trasporto locali e non, creare una piattaforma on line che a fronte della domanda introdotta (se possibile direttamente per via telematica) da parte delle imprese e dei cittadini, per bisogni ricorrenti o specifici, offra la soluzione ottimale:
- Rivedere i collegamenti viari, disegnati nel pieno boom economico, per soddisfare i flussi di traffico in prospettiva.
- Consolidare ed incentivare il trasporto delle merci intermodale
- Riesaminare i progetti di sviluppo industriale (zone industriali) nell’ottica di generare uno sviluppo sostenibile integrato:
- Rivalutare le zone industriali esistenti nell’ottica dei confini della ZES, delle connessioni ai sistemi di trasporto ed ai network di dati, alla effettiva urbanizzazione e dotazione di servizi
- Assicurare la piena sostenibilità sociale, economica ed ambientale.
- Stroncare le scelte campanilistiche finalizzate a favorire l’interesse di questa o quella fazione, di questo o quel comune.
- Attuare azioni concrete affinché le zone industriali attuali diventino attrattive per nuovi insediamenti produttivi che, come ben noto, portano ricchezza ai comuni interessati.