Nuova udienza ieri mattina a Pescara del processo ai 106 indagati dell’operazione “Isola felice”. Martedi mattina è stata fissata la data del 21 maggio per l’audizione dei testioni della pubblica accusa. Il 25 giugno invece saranno analizzati i risultati della perizia conferita ieri mattina ad un consulente che dovrà analizzare tutte le intercettazioni. La sentenza non arriverà prima dell’autunno.
La vicenda è sicuramente delle più inquietanti del Vastese. Fra i protagonisti c’è Eugenio Ferrazzo, 41 anni, ritenuto dagli investigatori un ex boss calabrese. L’uomo l’estate scorsa sembrava intenzionato a rispondere alle domande dei magistrati. Poi ha avuto un improvviso malore e il processo ha preso un’altra piega.
Sulla vicenda sono accesi anche i riflettori del Parlamento. Il processo si occupa di pericolose infiltrazioni nel Vastese. Nonostante molti degli imputati risiedano a San Salvo e nel Vastese, il processo si celebra a Pescara perché teatro di diversi reati riferiti al biennio 2010-2012. Secondo la Dia , la ndrangheta avrebbe in passato cercato più volte di mettere radici a San Salvo. Le misure cautelari furono all’epoca 25. Sei le regioni in cui operavano gli accusati. Le accuse sono raccolte in un dossier di 600 pagine. I personaggi locali avrebbero avuto un ruolo di spicco nel clan gestito da Eugenio Ferrazzo.
Paola Calvano (Il Centro)