Antonio Recinelli non deve lasciare Vasto. Così come per Luisito Lategano, la decisione è stata presa dai giudici della Corte di Cassazione a cui hanno presentato appello i difensori dell’ex dipendente comunale , gli avvocati Alessandro Orlando e Massimiliano Baccalà .
“La Cassazione”, ha confermato ieri l’avvocato Orlando “ha annullato il provvedimento del tribunale del Riesame e condiviso con la difesa il fatto che non ci fossero i presupposti per adottare il divieto di dimora in città”.
L’ex dipendente comunale è indagato nell’operazione Eterno riposo. Il divieto di dimora era stato emesso a novembre ma sospeso in attesa delle decisioni della Cassazione. Antonio Recinelli insieme a Luisito Lategano (la cui posizione è stata discussa dalla Cassazione la scorsa settimana) è accusato di attività illecite all’interno del cimitero di Vasto. I due sono finiti al centro di un braccio di ferro fra accusa e difesa perchè una volta ottenuta la libertà quattro mesi fa, incautamente tornarono al cimitero. Per i difensori fu una visita ai loro defunti e contestualmente un incontro amichevole con gli ex colleghi.
” Non c’erano i motivi per un aggravamento della pena”, dicono Alessandro Orlando e Massimiliano Baccalà. Al terzo ex dipendente comunale coinvolto nell’inchiesta, Franco D’Ambrosio il gip del tribunale di Vasto , Italo Radoccia ha revocato tutte le misure. Mentre la polizia continua ad indagare, gli avvocati dei tre ex dipendenti e i difensori di altre 14 persone indagate , continuano a contestare le accuse.
Paola Calvano (il centro)