Parte da Vasto la protesta della FederFasDis per salvaguardare il futuro delle parafarmacie ed ottenere ciò che era stato promesso 13 anni anni fa. “Sono 13 anni“, annota l’associazione “che veniamo illusi. Non poter esercitare la professione per la quale ci siamo laureati è davvero frustante”.
La vicenda iniziò con la concessione dell’allora governo in carica di vendita nelle parafarmacie dei soli farmaci senza obbligo di prescrizione medica. “Sempre quel Governo”, annota FederFasDis “assicurò di avere in agenda il completamento del processo che avrebbe consentito la vendita da parte del farmacista anche nelle parafarmacie dei farmaci con obbligo di prescrizione. Quel Governo non completò il suo mandato e così il progetto di riforma non fu portato a termine”.
I titolari delle parafarmacie chiedono che la questione torni all’attenzione del ministero competente. “Chiediamo più attenzione. Ci sentiamo discrmiinati. Pur essendo farmacisti non possiamo svolgere appieno la nostra professione. E’ come se fossimo invisibili”. Proprio in questo periodo torna al Senato il decreto di semplificazione degli emendamenti sulle parafarmacie.
Paola Calvano (Il Centro)