Hanno sottoposto tre quesiti ai dodici candidati del Vastese, ma solo tre di loro – Michele Suriani, Mario Olivieri e Francesco Prospero – hanno risposto alle domande formulate dall’associazione civica Porta Nuova, Italia Nostra e Vasto Libera su Zes, sulla convivenza tra la zona economica speciale e il Parco della Costa teatina e sulla qualità dell’aria a Vasto e nel Vastese.
“Dei dodici candidati cui abbiamo inviato le nostre domande nove non hanno risposto”, fanno sapere Michele Celenza, Davide Aquilano e Carlo Centorami, responsabili dei tre sodalizi, “sono Paola Cianci, Lina Marchesani, Roberta Nicoletti, Andrea Ritenuti, Francesca Cordisco, Sabrina Bocchino, Lucio Del Forno, Pietro Smargiassi, Evanio Di Vaira. Tre candidati invece si, li ringraziamo per la sensibilità civile che hanno dimostrato”.
Le risposte date da Suriani, Olivieri e Prospero vertono su alcune tematiche di stretta attualità, che ripropongono l’annosa querelle della convivenza tra zona industriale di Punta Penna e la riserva naturale di Punta Aderci. Una in particolare tiene banco da alcune settimane ed è relativa alla convivenza tra la Zes e il Parco della costa teatina. Mentre per Suriani la zona economica speciale, così è stata concepita “non deve interessare Vasto, in particolar modo la zona del Porto e in generale qualsiasi area sia già stata o possa diventare interna al Parco Nazionale”. Per Olivieri “non è un controsenso ipotizzare la possibilità di far convivere il Parco con la Zes”. Mentre secondo Prospero “la Zes è un’opportunità per lo sviluppo del porto di Vasto e soprattutto delle vicine aree industriali ma a determinate condizioni”.
Anna Bontempo (Il Centro)