“L’amministrazione comunale ha trovato il sistema per prorogare il contratto ai vigili stagionali, ma non è ancora riuscita a bandire il concorso che ci aveva promesso un anno fa. Ci sentiamo presi in giro”.
Traspaiono amarezza e delusione dalle parole di una dei sei agenti di polizia municipale rimasti fuori dalla stabilizzazione prevista dalla legge Madia nonostante abbiano lavorato per 36 mesi consecutivi alle dipendenze del Comune di Vasto. Per loro l’assunzione definitiva è sfumata per pochissimi giorni. E ora sono costretti ad andare in giro per l’Italia, lasciando le loro famiglie e i figli piccoli, senza nessuna certezza e senza garanzie.
Qualcuno di loro quando ieri ha letto la notizia sul Centro del rinnovo del contratto per altri due mesi ai sei agenti stagionali in servizio dalla scorsa estate, non ha potuto fare a meno di manifestare il proprio disappunto.
“Quando l’anno scorso siamo stati noi a chiedere che ci venisse prorogato il contratto l’amministrazione comunale ci disse che non era possibile”, attacca una vigilessa, “oggi veniamo a sapere che quello che non si poteva fare per noi è stato fatto per degli agenti stagionali reclutati attingendo a graduatorie di altri comuni, andando a ripescare una circolare della regione Toscana. Abbiamo lavorato per tre anni di seguito alle dipendenze del comune di Vasto, siamo stati formati per svolgere al meglio questo mestiere e ora siamo diventati dei precari. Molti di noi si sono visti costretti ad accettare incarichi a termine in città distanti centinaia di chilometri da Vasto. Per poter lavorare abbiamo dovuto lasciare le nostre famiglie e i figli. Ci siamo dati da fare per non restare con le mani in mano, ma l’amministrazione non ha mantenuto le promesse. Ci avevano assicurato che sarebbe stato bandito un concorso pubblico: stiamo aspettando da un anno e della procedura concorsuale non c’è traccia. Ci sentiamo presi in giro. Ci stanno negando anche questa possibilità”.
Dell’assunzione di nuovi agenti di polizia municipale si è parlato anche nel corso di uno degli ultimi consigli comunali del 2018, quando l’assise civica approvò all’unanimità un documento presentato dalle minoranze che impegna il sindaco Francesco Menna e la giunta ad adeguare il piano annuale e triennale delle assunzioni, tramite il reclutamento di almeno sei unità, attraverso l’indizione di un concorso pubblico con riserva dei posti, nel limite del 40% di quelli messi a bando, a favore dei titolari di rapporto di lavoro subordinato che alla data di pubblicazione del bando hanno maturato almeno tre anni di servizio con contratto di collaborazione coordinata e continuativa.
Anna Bontempo