E’ prevista per oggi la sentenza d’appello sul licenziamento dell’ex comandante della polizia locale di San Salvo, Benedetto Del Sindaco. Il Comune aveva vinto, nel 2016, la prima fase di giudizio ma, qualche mese fa, il giudice del lavoro di Vasto ha disposto il reintegro. Il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca a fine anno ha fatto sapere che il Comune non ha chiesto la sospensiva della sentenza reintegrando il dipendente in attesa del nuovo giudizio.
L’eventuale reintegro dell’ex comandante, che prevede anche l’esborso da parte del Comune degli stipendi per il periodo in cui è stato lasciato a casa, non dovrebbe provocare comunque problemi alle casse comunali dal momento che la somma è stata già prevista in bilancio. Pronti a combattere oggi per Del Sindaco sono gli avvocati Carmine Di Risio e Franco Di Teodoro. «Del Sindaco», hanno ricordato gli avvocati dopo la sentenza di reintegro, «ha proposto ricorso sia contro il provvedimento espulsivo (licenziamento) adottato dal Comune nel 2016 che contro le precedenti sanzioni conservative e il giudice del lavoro gli ha dato ragione”.
L’ex comandante, a detta ha dei suoi legale, ha sempre eccepito in particolare la nullità di tutti i procedimenti disciplinari e delle sanzioni irrogate per violazione delle norme contestando e dimostrando l’infondatezza dei fatti posti a fondamento delle sanzioni. La sentenza del giudice del lavoro di Vasto da mesi fa discutere e divide la città.
Il sindaco Tiziana Magnacca ha più volte spiegato i motivi del ricorso. «Il licenziamento di Benedetto Del Sindaco“, ha chiarito ad ottobre la Magnacca “deciso nel 2016 dal segretario comunale, non è stata una conseguenza della vicenda giudiziaria denominata “Multopoli” a di altri comportamenti. La nostra comunità si è affidata a noi perché le cose vengano fatte a dovere e nel rispetto delle leggi. Il Comune di San Salvo ha sempre inteso operare con questo atteggiamento anche nella gestione del personale. Nel 2016 il segretario generale nel valutare il caso di Del Sindaco ha agito nel rispetto dei cittadini e delle leggi”.
Il tribunale del lavoro il 16 ottobre 2018 ha ordinato la riassunzione unicamente su questioni preliminari , non per la infondatezza delle violazioni e delle inadempienze rispetto ai doveri lavorativi del dipendente in questione, in merito ai quali non ha espresso alcun giudizio. L’opposizione non è mai scesa nel merito della questione.
Paola Calvano (Il Centro)