“E’ stata depositata al Senato, da parte dei 5Stelle una proposta di Legge che, se approvata, farà chiudere definitivamente i battenti all’Aeroporto d’Abruzzo ed a tutti gli aeroporti minori che reggono la propria offerta sulle compagnie low cost. Prima firmataria in Senato della proposta di riordino del trasporto aereo, denunciata dal deputato abruzzese, è la senatrice 5Stelle Giulia Lupo, ex hostess di Alitalia”. Si apre così il comunicato del deputato abruzzese del Partito Democratico, Camillo D’Alessandro contrario alla proposta di legge.
“La proposta dei 5stelle – afferma D’Alessandro – rappresenta un attacco al cuore della mobilità aerea per gli aeroporti minori che, come in Abruzzo, garantiscono collegamenti attraverso l’offerta delle compagnie low cost perché si vuole scardinare la possibilità per le Regioni, in Abruzzo come noto ciò è avvenuto con procedura di gara ad evidenza pubblica, di valorizzazione turistica di co-marketing del proprio territorio. Non solo, si intende rivedere al rialzo le tariffe aeroportuali, il sistema delle concessioni degli spazi aerei fino ad imporre contratti di lavoro rigidi che farebbero saltare i conti di ogni compagnia se non finanziata dallo Stato, come Alitalia”; ciò significa – spiega il Deputato abruzzese – che mentre le compagnie low cost continueranno a volare tranquillamente in tutta Europa, ciò non potrà più essere possibile in Italia ed in Abruzzo, a farne le spese Pescara, Bari, Ancora, gli scali minori di Sicilia e Sardegna. Oltre al danno, anche la beffa, di avere un regime di fatto monopolista in Italia e libero mercato in Europa.”
“L’obiettivo della senatrice ex hostess di Alitalia è chiaro, evidente, si legge nel testo della proposta e nella relazione di accompagnamento, far tornare Alitalia monopolista, abbattere la concorrenza, chiudere gli aeroporti minori”.Problemi che ricadranno sui cittadini. “Tutto ricadrà innanzitutto sull’utenza – attacca D’Alessandro – che non solo non avrà più diritto, sul proprio territorio, a collegamenti aerei, ma avrà tariffe più alte e spesso non accessibili a tutti. Viene meno lo spazio comune aereo, viene meno in Abruzzo l’unico collegamento veloce non essendo noi serviti dall’alta velocità ferroviaria, ovvero rimarremo in un disastroso isolamento, con conseguenze incalcolabili per l’attrazione turistica. Il tutto incurante delle situazioni di specifico isolamento delle Regioni insulari e di quelle non servite, come detto, dall’alta velocità ferroviaria”.
“Il neo Presidente della Regione – conclude D’Alessandro – visto che è alleato con la Lega faccia sentire la sua voce, convochi gli stati generali degli aeroporti minori d’Italia in Abruzzo, si blocchi sin dal nascere questo tentativo. Noi faremo battaglia in Parlamento”.