La Guardia di Finanza di Pescara ha scoperto un’evasione di 7 milioni di euro da parte di una gioielleria del Pescarese, denunciando quattro persone per violazione dell’articolo 4 D.Lgs. n.74/2000, dichiarazione infedele. Ad attirare l’attenzione dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria è stato l’elevato tenore di vita di un imprenditore che, tuttavia, non era intestatario di auto o altri beni, anzi, risultava dipendente della società. Le indagini, durate un anno, hanno permesso di ricostruire che la società, con uno stratagemma informatico, deteneva due contabilità: una ufficiale e artefatta, in base alla quale venivano redatte dichiarazioni di redditi e Iva che chiudevano in perdita o con utili trascurabili; l’altra, reale e occulta, con l’effettivo ammontare delle transazioni, dei movimenti di cassa e del magazzino, che chiudeva con saldi annuali positivi e utili straordinari. Accertata l’evasione di imposte sui redditi per oltre 5,7 milioni e di Iva per oltre 1,2 milioni.