La lotta all’evasione ingaggiata dall’amministrazione ha consentito di recuperare 66mila euro di imposta di soggiorno. Grazie al lavoro dell’ufficio delle entrate comunale – che ha incrociato i dati con quelli a disposizione delle forze dell’ordine – è stato possibile raggiungere questo risultato.
“Grazie al recupero di questa somma si premiano i cittadini onesti e si isolano i cosiddetti furbetti”, commenta il sindaco Francesco Menna, “questa attività molto importante di lotta all’evasione e di controllo riguarderà anche ulteriore tassazione locale, proprio perché vanno premiate le persone oneste. Le somme incamerate potranno essere spese per i servizi pubblici e per la manutenzione. Oggi i comuni vivono una crisi finanziaria, lo Stato taglia i trasferimenti e le risorse, proprio per questo bisogna essere bravi e far si che le tasse siano pagate in maniera onesta e regolare da tutti, in modo che tutti pagano meno e affinchè i comuni possano garantire i servizi pubblici essenziali”, conclude il primo cittadino.
Nelle scorse settimane era stato proprio il sindaco a rivelare che i controlli effettuati dagli uffici avevano portato allo scoperto due casi di evasione. Dalle verifiche è infatti emerso che un albergo ed un campeggio della riviera non hanno mai versato neanche un centesimo per l’imposta di soggiorno pur avendo regolarmente esercitato l’attività turistica accogliendo i vacanzieri nelle strutture. I controlli sono stati intensificati nei mesi scorsi con il preciso mandato di andare a scovare casi di evasione o di elusione della tassa istituita nel 2013 dal consiglio comunale.
Il relativo gettito, che si aggira intorno ai 200mila euro, è destinato a finanziare esclusivamente gli interventi che hanno una diretta finalità turistica, compresi quelli a sostegno di azioni di marketing, promozione turistica e culturale, oltre ad interventi di manutenzione, recupero, fruizione e valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici ed ambientali. La tassa va da un minimo di 1 euro ad un massimo di 2 euro per chi pernotta in strutture turistico- alberghiere, mentre l’importo da pagare per campeggi, villaggi turistici, centri vacanze e strutture ricettive extra-alberghiere è di 1 euro. Nel 2018 era stata registrata una diminuzione degli introiti nei mesi di luglio ed agosto .
Anna Bontempo (Il Centro)