Si è conclusa nel migliore dei modi la disavventura giudiziaria che ha trascinato davanti al giudice del Tribunale di Vasto, Italo Radoccia, l’ex sindaco di Castiglione Messer Marino, Emilio Di Lizia, il vice sindaco, Giulio Petta e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale del piccolo comune dell’Alto Vastese, Pietro Paolo Sciarra.
I tre, accusati di abuso e omissione in atti d’ufficio, sono stati assolti con la formula “perchè il fatto non sussiste“. A rappresentarli ieri mattina in aula sono stati gli avvocati, Fiorenzo Cieri, Placido Pelliccia e Riccardo De Mutiis.
La vicenda risale all’autunno del 2016. Secondo l’accusa gli indagati, i primi due in qualità di pubblici ufficiali, il terzo in veste di responsabile comunale , il 26 ottobre 2016 con la delibera 59 autorizzarono un commerciante del luogo, F.F.ad allestire per 15 anni una veranda di 44 metri quadri su un’area pubblica. La nuova costruzione avrebbe ampliata il locale già esistente chiamato “L’altro bar” in via Roma.
L’accusa nel rimarcare che nella zona non erano consentite nuove edificazioni puntava il dito contro il mancato rispetto delle distanze e i confini del progetto con le costruzioni esistenti. Fatto questo che venne contestato dagli operatori confinati. La difesa ha insistito sul fatto che l’abuso d’ufficio è un reato che viene contestato quando il fatto è avvenuto. Nel caso di Castiglione il dehors non venne realizzato perchè il commerciante omise di allegare la convenzione necessaria per rendere efficace la delibera di giunta.
“La delibera dunque non fu mai efficace, il dehors non venne realizzato e quindi l’eventuale abuso non venne mai commesso”, hanno insistito gli avvocati. Le arringhe difensive e la documentazione allegata hanno convinto il giudice Radoccia che ha accolto quindi la tesi degli avvocati degli imputati ed li ha assolti. Per l’ex sindaco Emilio Di Lizia è la fine di un incubo e così pure per il vice sindaco Giulio Petta e il funzionario Pier Paolo Sciarra.
Paola Calvano (Il Centro)
