Azione Civile, movimento fondato dall’ex pm e oggi avvocato antimafia Antonio Ingroia, d’Abruzzo interviene sul dibattito pubblico sulla Riserva di Punta Aderci e la convivenza con la zona industriale. L’Ufficio Urbanistica del Comune di Vasto alla fine ha dovuto dare parere negativo alla Vinca (Valutazione d’Incidenza Ambientale) del progetto della ditta Ecoexport per lo stoccaggio di CDR (destinato a cementifici esteri), dando così pienamente ragione alle osservazioni presentate ad Agosto da alcune associazioni e da consiglieri e deputate 5 Stelle. Osservazioni per le quali il periodo previsto fu prolungato dopo che erano state evidenziate mancanze nella documentazione pubblicata online. Ed è questo uno dei primi dati su cui riflettere: finora un solo gruppo politico si è espresso, lo stesso che ha presentato (unico!) osservazioni al progetto. E anche unico, ad agosto scorso, ad esprimersi dopo la diffida resa nota alla stampa. Nell’occasione dall’amministrazione, e da coloro che affermano di voler rappresentare nelle istituzioni le istanze ecologiste, venne solo una tardiva dichiarazione di rassicurazione dell’assessore Cianci che l’amministrazione “non è contro lo sviluppo” ma deve essere compatibile con l’ambiente. Un concetto buono per ogni occasione, su cui la politica locale e regionale va avanti da 20 anni senza prendere una direzione.
Gli operatori economici e industriali giustamente portano avanti le loro istanze ed interessi, più che legittimi. Se attese e aspettative poi non si realizzano, il loro obiettivo deve essere solo e soltanto la politica che non decide. Che continua a tirare a campare, costruendo attese per le istanze ecologiste e per quelle industriali. E infatti abbiamo il dibattito sulla Zona Economica Speciale che, come hanno già rimarcato alcune associazioni, potrebbe attenuare i vincoli ambientali, il Parco Nazionale della Costa Teatina la cui attesa è ormai maggiorenne, la zona industriale e la Riserva Naturale. E tira oggi tira domani a campare, alla fine ci troviamo sempre di fronte agli stessi conflitti tra istanze diverse. Almeno dopo questo pronunciamento dell’Ufficio la si smetta con questo atteggiamento, si passi dalle parole a veri fatti, la politica faccia la politica indicando una direzione. Sulla tutela della Riserva, dell’ambiente e del territorio, della qualità dell’aria. Così come ormai oltre un anno fa chiese la partecipatissima marcia a Punta Penna. Alla quale parteciparono anche esponenti dell’amministrazione comunale, compresa l’allora vicesindaco Paola Cianci. Da molti mesi non si hanno più notizie della Vinca per la colonna di distillazione biodiesel, su cui fu espressa preoccupazione ai tempi delle osservazioni pubbliche dalla Stazione Ornitologica Abruzzese. Quale è quindi la posizione su questi progetti? Si, no, forse? L’anno scorso, dopo il parere favorevole alla Vinca dell’impianto produzione leganti idraulici il PD, partito di maggioranza nell’amministrazione e forse tra i più industrialisti d’Italia (ai tempi del referendum trivelle fu forse l’unico ad esporsi fino in fondo per la posizione si triv), chiese il ritiro in autotutela del parere. L’amministrazione, che poi applaudì chi contestò quel parere e chiese alla politica di fare il suo dovere e prendere decisioni definitive su quell’area (quello che oggi torniamo a chiedere anche noi), lo definì scrupoloso. Il partito dell’allora vicesindaco e assessore all’ambiente sembrò invece adombrare dubbi sulla tempistica della pubblicazione del parere. Non si può proseguire così, è ora di fare definitivamente chiarezza!
Azione Civile Abruzzo