Si sono rimboccate le maniche e, armati di pala, hanno raccolto i cocci e il terriccio di una pianta il cui vaso è stato ridotto in frantumi da un automobilista di passaggio. Hanno deciso di fare quello che avrebbero dovuto fare gli operai comunali alcuni commercianti di piazza Caprioli nel centro storico di Vasto.
Dopo aver aspettato cinque giorni l’intervento degli addetti dell’ufficio Servizi Manutentivi, gli esercenti hanno rimosso i frammenti di terracotta di un grande vaso contenente una pianta di ulivo e sistemato provvisoriamente l’alberello ed il terriccio con le radici in una busta di plastica, con la speranza che venga presto messo a dimora altrove.
“Hanno fatto quello che avrebbe dovuto fare il Comune”, commenta Marco Cannarsa, comandante provinciale Geav (guardie ecologiche ambientali), “quel vaso è stato danneggiato nella notte tra sabato e domenica da un automobilista in transito. Sul posto il giorno dopo sono giunti gli agenti della polizia municipale che hanno visionato le immagini delle telecamere riuscendo a risalire all’autore del danneggiamento. Il Comune era quindi al corrente della presenza del vaso rotto e del terriccio sparso sulla pavimentazione, ma nonostante siano trascorsi ben cinque giorni, non si è fatto vivo neanche un operaio. C’hanno dovuto pensare i commercianti a raccogliere i cocci e non è la prima volta che succede”, conclude contrariato Cannarsa.
Anna Bontempo (Il Centro)