Fino all’ultimo San Salvo ha sperato che Egidio Benedetto, 63 anni, fosse riuscito a salvarsi. La notizia dell’incidente avvenuto sulla piattaforma Eni al largo di Ancona ha sconvolto un intero paese. La moglie Carmela e i figli Francesco e Luca aspettavano il suo ritorno. Ieri per Egidio era l’ultimo giorno in trasferta nelle Marche prima di un periodo di 15 giorni di riposo in famiglia. Purtroppo il ritorno di Egidio Benedetto a San Salvo sarà un tragico ritorno.
Originario di Montenero di Bisaccia l’operaio era arrivato giovanissimo a San Salvo. Lavorava con l’Eni. Per gli amici era “Gigi cespuglio”, un soprannome affettuoso che gli era stato dato per la sua folta capigliatura giovanile che ricordava Lucio Battisti. Ora i riccioli non c’erano più ma nel suo gruppo continuavano a chiamarlo “cespuglio”. Allegro, dinamico e molto preparato nel suo lavoro, ogni quindici giorni Egidio andava in trasferta e restava fuori casa 16 giorni.
Quando si è verificato l’incidente l’operaio era nella cabina di una gru. “Ma lui non era un gruista”, continuano a ripetere i conoscenti in paese. Non è scluso che stesse dando una mano ad altri colleghi. Sconvolti dal dolore il collega Stefano Daccò attualmente all’estero. Egidio era stato il suo testimone di nozze e di tanto in tanto si ritrovavano anche all’estero.
“Un lavoro duro quello sulle piattaforme”, dice un vicino di casa. “Egidio girava il mondo, ma lui lo faceva con entusiasmo e impegno”.
La moglie Carmela e i figli sono partiti ieri pomeriggio per Ancona. La salma difficilmente rientrerà a San salvo in giornata. Non è escluso che procura di Ancona disponga l’autopsia. Turbata e spiaciuta il sindaco Tiziana Magnacca. “Il mio pensiero deferente”, ha scritto “va alla famiglia di Egidio benedetto. Sono vicina nel dolore alla moglie Carmelina e ai figli, per aver subito una perdita così violenta, ed esprimo tutto il cordoglio della comunità sansalvese. Una nuova morte bianca che appare ancor più insopportabile da accettare soprattutto per la dinamica dell’incidente”, sottolinea il sindaco. “Provo ancora più rabbia”, aggiunge la Magnacca “per l’età dell’operaio deceduto che a 63 anni svolgeva ancora lavori così particolari sulla piattaforma, con lunghi periodi di assenza da casa. Egidio pur non essendo nato a San Salvo si era ben radicato nella comunità e godeva la stima di quanti lo hanno conosciuto. Era una brava persona che lasia un grande vuoto in questa comunità”.
Paola Calvano (Il Centro)