Con l’austero simbolo delle ceneri (simbolo eloquente dell’umana finitezza) che i fedeli hanno ricevuto sul capo è iniziato oggi anche nelle parrocchie di Vasto il cammino quaresimale. In tanti hanno partecipato alla S. Messa e alla celebrazione penitenziale con la consapevolezza del limite, ma anche con la gioia interiore di apertura nello sconfinato orizzonte illuminato dall’evento della Resurrezione.
Personalmente ho seguito il sacro rito nella Parrocchia di S. Marco e sono rimasto colpito soprattutto dalla presenza dei bambini presenti sia sull’altare con le loro tuniche bianche sia nei primi banchi della Chiesa, guidati dalle catechiste. E per essi l’imposizione delle Ceneri è stato un atto che li ha guidati ad un più intenso raccoglimento e ad una più profonda riflessione. Del resto il parroco all’omelia ha voluto ricordare ad essi e all’intera comunità come il cammino quaresimale alla Pasqua ha bisogno dell’attuazione nella vita quotidiana di tre impegni: quello di un ritorno a Dio per liberarci dal male e dal peccato; quello di cogliere il momento favorevole di penitenza e di perdono; quello di essere autentici nel praticare l’elemosina, la preghiera e il digiuno, evitando ogni forma di vanità e di formalismo.
La scelta pastorale del parroco, don Nicola Fioriti, per i bambini si sta rivelando vincente perché la presenza dei figli porta anche quella dei genitori. E non solo in Chiesa, ma anche nell’oratorio, dove sono tante le iniziative che si organizzano per i bambini. La più recente è stata la festa di Carnevale. Ma la preoccupazione più grande di don Nicola è quella di stimolare i bambini ad avvicinarsi con frequenza a Gesù Eucaristico. È stata per questo coinvolgente durante le recenti Quarantore (4 e 5 marzo) l’Adorazione Eucaristica per i bambini che hanno pregato per 10 minuti dinanzi all’Ostia Consacrata, solennemente esposta, esprimendo la loro fede genuina e ricca di innocenza.
LUIGI MEDEA