Il mondo imprenditoriale vastese è in fermento. L’esclusione dalla nuova giunta di un rappresentante del Vastese ha suscitato delusione e rabbia.
“Ancora una volta Vasto è fuori”, sbotta il decano degli industriali vastesi. Remo Salvatorelli. “Dopo la spoliazione adesso c’è l’esclusione di questo territorio”, protesta Salvatorelli rispolverando provocatoriamente una vecchia proposta, l’annessione di Vasto al Molise. “Piuttosto che essere considerati un territorio inutile per l’Abruzzo, chiediamo l’annessione al Molise. Saremo sicuramente più rispettati e torneremo ad avere strade, treni, acqua, forze del’ordine e più attenzione per il mondo imprenditoriale”.
Le notizie che dall’Aquila sono arrivate a Punta Penna stanno creando molta preoccupazione. Dopo anni di crisi le aziende speravano di riuscire, attraverso un proprio rappresentante politico, a far comprendere al nuovo governo di centrodestra le esigenze e le necessità di una terra che cade a pezzi.
“L”ultima beffa è stata la zes”, ricorda Salvatorelli “ma prima abbiamo perso il Consorzio industriale ( unico ente in attivo in Abruzzo), inglobato nell’Arap. E pazienza se quell’ente funzionava e faceva funzionare le attività del territorio. Chissà quale sarà il destino del Consorzio di Bonifica, dopo tanti commissari e consulenti. Il Cotir non c’è più. La viabilità è un disastro. Non abbiamo più treni. I clienti che vengono a visitare le nostre fabbriche rimangono scioccati. Per non parlare dell’ospedale che continua ad impoverirsi o delle caserme che si svuotano e del tribunale che rischia la chiusura”, elenca l’industriale.
“La crisi delle industrie ha provocato la crisi del settore alberghiero. Non ci sono più meeteng e gli alberghi chiudono. Vasto e il Vastese franano ma non sembra un grosso problema per la Regione. La legge dei numeri ha condannato ancora una volta Vasto. La città non è degna di essere rappresentata da un assessore e altri territori continuano a fagocitare tutto. E’ arrivato il momento di reagire. Se siamo un peso per l’Abruzzo, passiamo al Molise”, tuona Remo Salvatorelli. La proposta di Salvatorelli suscita reazioni contrastanti. Su un punto sono tutti daccordo. La politica vastese conta sempre meno.
“E’ indubbio”, dice il sindaco Francesco Menna “che la Regione abbia deciso di premiare altri territori e altre province. Come sindaco cercherò di far rispettare le istanze di questa città. Ritengo opportuno” spiega “che sia necessario aprire sull’argomento una seria riflessione per valutare serenamente la situazione. Vasto rischia di diventare il fanalino di coda del Chietino oltre che dell’Abruzzo con un conseguente e ulteriore impoverimento. Confidiamo nei rappresentanti eletti dai vastesi”.
Paola Calvano (Il Centro)