Fiumi di droga in città. Oggi davanti al gup Italo Radoccia compariranno gli indagati dell’operazione “Clean Shirt”. Con rito abbreviato saranno giudicati, Cristina Spada, 43 anni; Piero Di Carlo, 32 anni; Mirko Di Giacomo, 36 anni; Achille De Rosa, 37 anni e Rocco Di Rocco, arrestati il 6 agosto scorso dalla polizia. A difenderli saranno gli avvocati Marisa Berarducci, Antonello Cerella e Raffaele Giacomucci. Per spacciare la gang usava un gergo particolare: pantaloncini e magliette bianche per la cocaina, verdi per l’eroina. Gli investigatori non si sono fatti confondere.
L’indagine che ha portato all’arresto dei 5 partì dall’esplosione di un colpo di pistola calibro 7,65 contro un negozio in corso Mazzini a Vasto, il 7 ottobre 2016. Un attentato teso a colpire indirettamente un parente di un collaboratore di giustizia che in passato aveva avuto problemi nel Casertano. L’accusa è spaccio e porto abusivo di armi. L’indagine portò ad identificare decine di assuntori.
Con l’ausilio dei cani antidroga Ayrton e Ketty dell’Unità cinofila della questura di Pescara e del Reparto anticrimine d’Abruzzo, l’estate scorsa la polizia riuscì a cogliere gli indagati in flagranza, sequestrando 500 dosi di droga (valore commerciale 35mila euro per la cocaina e 25mila per l’eroina), recuperando anche settemila euro in contanti. La posizione di due degli arrestati, Piero Di Carlo e Mirko Di Giacomo, è più delicata. Durante le indagini, sono stati denunciati per detenzione di materiale esplodente.
Secondo gli investigatori sarebbero loro due gli autori del colpo di pistola esploso nel 2016 contro la vetrina del Little Pet, negozio per la cura degli animali, in corso Mazzini, a Vasto. Su Piero Di Carlo la Procura aveva trasmesso gli atti anche alla Dda dell’Aquila , ipotizzando il metodo mafioso. L’Aquila però ha rinviato gli atti alla procura vastese. La difesa dell’imputato contesta con decisione le accuse.
Paola Calvano (Il Centro)