Accompagnato dai soliti squilli di tromba e rulli di tamburo, il Sindaco Menna aveva di recente comunicato la scoperta di evasioni dalla tassa di soggiorno per ben 66.000 euro. “I furbetti saranno puniti ed i cittadini onesti premiati”, questo il senso delle dichiarazioni del nostro primo cittadino.
Proprio confidando nelle sue parole non ci siamo allarmati quando abbiamo rilevato nel Bilancio di previsione 2019, che sarà discusso a breve in Consiglio comunale, un aumento delle entrate relative alla tassa di soggiorno da 240.000 a 300.000 euro: ai 240.000 euro consolidati si aggiungevano i circa 60.000 euro recuperati da evasione, in perfetta coerenza con le dichiarazioni del Sindaco, almeno così sembrava.
Ma il contenuto della Delibera di Giunta n.54 del 26/02/2019 recita diversamente: l’aumento delle entrate di bilancio non è dovuto al recupero da evasione ma più semplicemente, ed amaramente, ad elevati aumenti della tassa che, in relazione alle varie strutture ricettive, vanno dal 25% per gli alberghi a 4-5 stelle, al 33% per gli alberghi a 3 stelle, fino al 50% per gli alberghi ad 1-2 stelle, per i campeggi e per le strutture ricettive extra alberghiere.
In pratica si propone un aumento che penalizza maggiormente il turismo di livello medio-basso e le relative attività imprenditoriali. A Rimini, tanto per fare un confronto la tassa per gli alberghi ad 1 stella è di 0,7 euro, mentre a Vasto sarà di 1,5 euro. A Rimini la tassa per i campeggi è compresa tra 0,2 e 0,8 euro, a Vasto sarà di 1,5 euro, stessa differenza per i bed & breakfast.
Aumenti non coerenti con le dichiarazioni del Sindaco, lesivi dell’interesse della Città, punitivi per i cittadini turisti meno abbienti e per le imprese oneste. Insomma, una festa per i “furbetti”!
I portavoce del M5S si batteranno in Consiglio comunale affinché la tassa di soggiorno sia riportata quantomeno allo stesso livello degli anni precedenti.