L’ultimo passaggio, quello decisivo, è la conferenza dei servizi in programma domani, alle 9.30 a Pescara. Quattordici anni dopo la presentazione del primo progetto per la realizzazione di una discarica da 150mila metri in località Cicella di Furci, potrebbe esserci il definitivo via libera per l’invaso proposto dalla società Vallecena dell’imprenditore vastese Giovanni Petroro, contro il quale si è schierata l’amministrazione di Furci e quelle dei comuni limitrofi.
Il sindaco Angelo Marchione, che sabato mattina ha partecipato al sit davanti alla discarica del Civeta organizzato dal Comitato per la difesa del comprensorio vastese, ieri pomeriggio ha chiamato a raccolta gli abitanti per tornare a ribadire , nel corso di una pubblica assemblea tenuta in Comune, i motivi che lo hanno spinto a presentare ricorso al Tar di Pescara dopo il parere favorevole (anche se con prescrizioni) rilasciato lo scorso mese di dicembre dal Comitato regionale Via (valutazione di impatto ambientale).
“Ho ripercorso le tappe fondamentali del progetto”, spiega il sindaco che domani mattina sarà a Pescara per partecipare alla conferenza dei servizi insieme ai cittadini che vorranno esserci. Per garantire la massima partecipazione della piccola comunità di Furci, Marchione ha deciso di mettere a disposizione un pulman e in queste ore sta raccogliendo le adesioni. Il sindaco si sta muovendo su più fronti e, insieme ad altri amministratori dei comuni limitrofi, sta predisponendo un documento da condividere con gli altri sindaci del territorio.
Le ragioni del no sono note e Marchione le ha ribadite a chiare lettere durante la manifestazione di sabato mattina e nel corso dell’assemblea pubblica di ieri pomeriggio. La discarica di Furci ha avuto un iter lungo e complesso. Presentato nel 2005, il progetto per la realizzazione di una discarica di 150mila metri cubi per rifiuti non pericolosi, a pochi metri di distanza dagli impianti del Civeta, venne modificato nel 2016, a distanza di un anno dall’archiviazione della precedente proposta.
Il passaggio decisivo c’è stato lo scorso mese di dicembre quando il Comitato regionale Via ha rilasciato il parere favorevole con alcune prescrizioni. Il Comune ha presentato ricorso al Tar, ma i giudici amministrativi non si sono ancora pronunciati.
Anna Bontempo (Il Centro)