Lo chiamano “il re dei rifiuti”. Rocco Bonassisa, 49 anni, foggiano, patron della Cupello Ambiente (la società che gestisce la terza vasca del Civeta ora sotto sequestro), è un imprenditore noto alle cronache giudiziarie. E’ rimasto coinvolto, insieme a Gerardo Biancofiore, ex presidente regionale dell’Ance nell’inchiesta per istigazione alla corruzione aperta dalla Procura di Foggia.
Secondo gli inquirenti Bonassisa e Biancofiore, avrebbero offerto 20mila euro in contanti, occultati in una scatola di cioccolatini, al sindaco di Cerignola, Franco Metta per tentare di ammorbidire la sua posizione sul progetto della discarica per rifiuti urbani.
Dopo due anni di indagini il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio per Bonassisa e Biancofiore. L’udienza preliminare è fissata per il 29 marzo. “Mi costituirò parte civile a titolo personale e anche il comune di Cerignola si costituirà parte civile”, annuncia il sindaco Metta che in un video su Facebook ha mostrato il decreto di rinvio a giudizio, aggiungendo che Bonassisa avrebbe patteggiato.
Nel Vastese “il re dei rifiuti” sbarcò nel 2016 quando vinse la gara europea per la gestione della terza vasca. La sua società, Cupello Ambiente, ha presentato circa due anni, un progetto per la realizzazione di una quarta vasca da 480mila metri cubi, a ridosso del Polo tecnologico del Civeta.
Anna Bontempo (Il Centro)