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Discarica, ricorso contro il sequestro

Contestano la tesi della Procura e si appellano al Tribunale del riesame di Chieti per ottenere l’annullamento del decreto di sequestro della terza vasca del Civeta. Passano al contrattacco i legali di Cupello Ambiente, la società che gestisce la discarica del Civeta, finita nell’inchiesta aperta dalla magistratura sul conferimento, nel biennio 2017-2018, di 70mila tonnellate di rifiuti, pari ad un valore di 360mila euro, provenienti da altre regioni, in particolare da Lazio, Campania e Puglia.

Quattro gli indagati: Franco Gerardini, dirigente della Regione nonché Commissario Straordinario del Consorzio pubblico, l’ingegner Luigi Sammartino, direttore tecnico del Civeta, Michele Silvestri, legale rappresentante della Cupello Ambiente e il tecnico Fulvio Pelucchi. Martedì prossimo verrà depositato il ricorso che, se accolto, porterà al dissequestro dell’impianto.

“La questione è di una banalità unica”, attacca l’avvocato Luigi Follieri, che difende Silvestri, legale rappresentante della Cupello Ambiente, “l’accusa si basa sulla circostanza che nella discarica posta sotto sequestro sono stati conferiti rifiuti provenienti da altre regioni. Io ritengo che ci sono documenti ed autorizzazioni che consentono di accogliere anche i rifiuti extra-consortili. Contesto l’interpretazione data dalla Procura all’autorizzazione integrata ambientale (Aia). Chiederò l’annullamento del provvedimento di sequestro disposto dal Gip del Tribunale, su richiesta della Procura. Depositerò il ricorso al Tribunale del riesame di Chieti martedì prossimo”, conclude il legale.

Nel frattempo cresce il malcontento tra i sindaci per l’annunciato aumento del 20% delle tariffe da parte del Civeta che ha individuato due impianti (Cerratina di Lanciano per il materiale indifferenziato e la Cogesa di Sulmona per l’organico), dove andare a conferire i rifiuti urbani dei comuni consorziati. Mentre il sindaco di Vasto Francesco Menna ha annunciato di aver convocato un vertice con gli amministratori del comprensorio e i vertici della Regione, la sua omologa di San Salvo, Tiziana Magnacca ha diffidato il Civeta.

“Non possono ricadere sulla testa dei miei concittadini le colpe della gestione sbagliata di altri”, tuona la sindaca, “ho infatti provveduto a diffidare il Consorzio  ad adottare qualsiasi tipo di aumento delle tariffe di conferimento per il temporaneo inutilizzo della discarica di Valle Cena a causa degli eventi che ne hanno determinato la chiusura. Questi costi aggiuntivi non sono riconducibili in alcun modo ai cittadini, pertanto ho invitato immediatamente i vertici del Civeta a soprassedere da qualsiasi e ulteriore incremento tariffario. Allo stesso modo  provvederemo a tutelarci nel procedimento giudiziario in essere”, conclude.

Anna Bontempo (Il Centro)

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