Partecipata conferenza nella Sala Aldo Moro del Comune di Vasto per la illustrazione del R.E.T. (Regolamento Edilizio Tipo) che l’Amministrazione Comunale di Vasto ha deciso di portare entro breve tempo all’esame ed all’approvazione del Consiglio Comunale. Presenti molti professionisti in rappresentanza degli ordini professionali degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geometri.
A Vasto, come ha ricordato in apertura dei lavori l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Forte, è in vigore dal lontano 1971 il Regolamento Edilizio Comunale che, ora, dovrà fare spazio al R.E.T. che con l’Intesa del 20 ottobre 2016 il Governo, le Regioni e i Comuni hanno adottato in applicazione dello schema di Regolamento edilizio tipo, previsto dal dpr 380/2001, in base alla modifica introdotta dalla legge 164/2014 (decreto Sblocca Italia).
Il regolamento edilizio tipo è finalizzato ad uniformare gli adempimenti sul territorio per superare l’eccessiva diversificazione dei regolamenti edilizi comunali, attraverso la semplificazione dell’impianto strutturale dei futuri regolamenti edilizi e l’uniformazione a livello nazionale di alcune definizioni dei parametri urbanistici-edilizi (che sono 42).
Il Regolamento approvato è strutturato in 3 parti:
- Allegato 1, contenente lo schema di regolamento edilizio che descrive la struttura del secondo cui devono essere redatti i Regolamenti edilizi e i criteri a cui dovranno attenersi i Comuni
- Allegato A, contenente l’elenco delle 42 definizioni uniformi relative ai parametri urbanistici ed edilizi; trattano in pratica tutte quelle comuni, dalla “superficie netta” alla “superficie utile”, dal “soppalco” alla “sagoma” o “l’altezza dell’edificio”
- Allegato B, contenente la ricognizione della normativa nazionale; si tratta delle 118 norme statali che hanno un impatto sull’edilizia, in merito alle quali i regolamenti dovranno operare un semplice rinvio
In caso di recepimento, il comune era a sua volta obbligato ad adottare il regolamento entro i successivi 180 giorni.
Scaduti i 180 giorni, in assenza di recepimento ufficiale, le definizioni uniformi e le norme sovraordinate (statali e regionali) “trovano diretta applicazione”. Se invece le regioni non si adeguano entro la scadenza (non sono previste sanzioni) il comune può recepire il regolamento ma non è obbligato a farlo.
Le Regioni, nel recepire lo schema di Regolamento possono:
- integrare e modificare conformemente alla normativa regionale vigente la raccolta delle disposizioni sovraordinate in materia edilizia
semplificare l’indice previsto in fondo allo schema di regolamento edilizio tipo, conformemente alla struttura generale uniforme dello schema di regolamento edilizio tipo - individuare le definizioni incidenti sulle previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici e, ove necessario, in via transitoria, stabilire le indicazioni tecniche di dettaglio ai fini della corretta interpretazione di tali definizioni uniformi in fase di prima applicazione.
In caso di mancato recepimento da parte della Regione, i Comuni possono comunque provvedere all’adozione dello schema di regolamento edilizio tipo e relativi allegati.
Decorso il termine entro il quale i Comuni devono adeguare i propri regolamenti, le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate in materia edilizia trovano diretta applicazione, prevalendo sulle disposizioni comunali con esse incompatibili.
Il dirigente del settore Urbanistica del Comune di Vasto, avv. Stefano Monteferrante, e l’arch. Marcello Borrone, tecnico incaricato dall’Amministrazione Comunale di Vasto per la stesura del R.E.T., hanno illustrato con dovizia di particolari tutta la procedura e le criticità e le positività di questo nuovo importante strumento che andrà a regolarizzare l’attività urbanistica degli ottomila Comuni d’Italia. I tanti tecnici e professionisti presenti (ndr: tra di loro anche il prof. Diego De Carolis dell’Università di Teramo) sono stati invitati a fornire suggerimenti ed osservazioni in modo da consentire di riportare in tempi brevi il R.E.T. all’esame della Commissione Comunale assetto del Territorio. (piazzarossetti)