Banner Top
Banner Top

Stupri di gruppo a Vasto, i processi saranno due

Stupri di gruppo fra minori. I processi saranno due. Due come le vittime ancora minorenni che avrebbero trascorso momenti di inferno.Le accuse sono gravi: violenza sessuale di gruppo continuata e aggravata dalla minore età della parte offesa, violenza privata e pornografia minorile. I difensori degli studenti indagati si preparano alle udienze del 9 e 15 aprile davanti al tribunale per i minori dell’Aquila. Gli atti istruttori, vista la delicatezza del caso e l’età dei protagonisti, sono secretati. Così come le immagini e i video che secondo l’accusa inchioderebbero gli accusati. Gli indagati sono 9 e sono tre i giovani che quando la vicenda iniziò avevano 16 anni e che ora sono diventati maggiorenni.

I due processi sono legati fra loro da un indagato, l’ex fidanzatino di una delle due vittime , imputato in entrambi i giudizi. Le due vittime sono difese dall’avvocato Giuseppina Fabretti e dal collega Fiorenzo Cieri. Nessuno dei due legali intende al momento fare valutazioni. La vicenda scoppiò a giugno 2018 con i primi 2 arresti che divennero in breve 6.

Il cerchio si è chiuso ad agosto con altri 3 provvedimenti cautelari. Dopo mesi di indagini i carabinieri della Compagnia di Vasto sono riusciti a identificare tutti i giovani che, insieme all’ex fidanzatino di una delle due minorenni abusate , avrebbero approfìttato delle ragazze. Il 28 gennaio sono già comparsi una prima volta davanti al gup aquilano i 5 ragazzini coinvolti nella prima vicenda: l’ex fidanzatino della studentessa di Vasto, altri due ragazzi di Vasto, uno di San Salvo e un altro di Paglieta, tutti studenti delle scuole superiori.

Il gruppo avrebbe ricattato per mesi la studentessa. L’udienza è stata aggiornata al 9 aprile ma non unificata all’altra vicenda. La posizione degli indagati non è uguale per tutti. Per alcuni le accuse sono più lievi. Il giovane di San Salvo, assistito dall’avvocato Vincenzo Chielli, è riuscito a dimostrare il ruolo marginale avuto nella vicenda. L’avvocato Massimo Biscardi, che difende il minore di Paglieta, sostiene che il suo cliente era ignaro di tutto ed è stato con quel gruppo di amici una volta sola. Così pure l’avvocato Roberto Cordisco, che difende i minori di Vasto.

La colpa dei quattro sarebbe stata quella di avere partecipato ai raduni organizzati dall’ex fidanzatino della vittima. Secondo i carabinieri due-tre volte al mese i giovani avrebbero partecipato ai raduni sessuali che avvenivano nei garage, nei locali abbandonati del residence Rossetti o negli anfratti della scarpata sotto il Belvedere Adriatico. Le immagini degli incontri che imponevano alle ragazze sono state recuperate dai carabinieri. Sono immagini che raccontano. Come detto i primi 4 arresti scattarono a giugno con la denuncia di una delle vittime, ad agosto una seconda ragazza denunciò altri abusi e scattarono altri arresti.

Il luogo divenuto teatro degli stupri, sarebbe stato il residence Rossetti, il fabbricato abbandonato sulla circonvallazione. A coordinare le indagini è stato il Procuratore Roberto Polella. A decidere il rinvio a giudizio è stato il gip Cecilia Angrisano. Va detto che subito dopo gli arresti il magistrato condivise integralmente la ricostruzione eseguita dai carabinieri e le contestazioni formulate dall’ufficio inquirente minorile.

Paola Calvano (Il Centro)

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.