Le indagini non vertono solo sulla provenienza, ma anche sulla tipologia dei rifiuti conferiti nella terza vasca del Civeta. E’ una inchiesta a 360° quella avviata dalla Procura che vuole accertare se nella discarica gestita dalla Cupello Ambiente, la stessa società che ha presentato un progetto per la realizzazione di una quarta vasca a ridosso del Polo impiantistico, siano finiti oltre al “sovvallo” anche altre tipologie di rifiuti. Sarà quindi necessario procedere alla nomina di un consulente tecnico d’ufficio (Ctu), il quale dovrà chiarire anche questo aspetto. Nel frattempo il Civeta, i cui vertici sono finiti nel registro degli indagati, sollecita la definizione del procedimento di sequestro in modo da consentire il ripristino del regolare smaltimento.
L’ALTRA PISTA DELLA PROCURA – Il procuratore capo Giampiero Di Florio contesta il conferimento nella terza vasca del Civeta, nel biennio 2017-2018, di 70mila tonnellate di rifiuti provenienti da fuori regione, ed in particolare da Puglia, Campania e Lazio, sottolineando come tale circostanza abbia di fatto ridotto la vita dell’impianto. Ma gli accertamenti vertono anche sulla tipologia di rifiuti conferiti. Nella discarica è finito solo il sovvallo o dell’altro? L’ipotesi è al vaglio della Procura.
LA POSIZIONE DEL CIVETA– “Il Commissario Straordinario, Franco Gerardini e il direttore tecnico, Luigi Sammartino hanno manifestato la propria assoluta ed incondizionata disponibilità a collaborare con gli organi inquirenti in merito alle indagini in corso, ponendo a loro disposizione le proprie competenze tecniche e scientifiche”, sostengono gli avvocati Pierpaolo Andreoni e Maurizio Sante Minichilli, “hanno altresì rappresentato all’Autorità Giudiziaria la necessità di addivenire ad una sollecita definizione del procedimento di sequestro, in modo da consentire il ripristino del regolare smaltimento per quanto riguarda i conferimento dei rifiuti urbani in ambito territoriale e regionale. Sono state fornite rassicurazioni in ordine alla celerità delle operazioni tecniche di verifica in discarica a cura dell’Autorità Giudiziaria, le quali dovrebbero svolgersi in tempi stretti al fine di assicurare la riapertura della discarica ed il conseguente superamento dell’attuale situazione di criticità. Il Commissario ed il direttore tecnico del Civeta nei prossimi giorni espliciteranno ulteriormente la propria assoluta estraneità ai fatti contestati, attraverso la corretta qualificazione del Consorzio parte lesa nel procedimento, facendo presente di aver avviato, già da tempo, contestazioni e verifiche sull’accaduto, avviando il procedimento di revoca della concessione. In merito alle notizie di stampa, ovvero ai commenti sui social network destituiti di fondamento, verranno avviate idonee azioni a tutela della onorabilità del Consorzio e dei suoi organi direttivi”.
L’OPPOSIZIONE CHIEDE UN CONSIGLIO COMUNALE – Camillo D’Amico, Angelo Pollutri e Giuliano Tambelli hanno firmato una richiesta di convocazione urgente dell’assemblea civica per impegnare il sindaco facente funzioni di Cupello, Fernando Travaglini a proporre istanza di dissequestro della terza vasca “necessaria per il corretto funzionamento dell’impianto ed evitare disagi e costi aggiuntivi che ricadrebbero sui cittadini”. Secondo i tre consiglieri di opposizione “tale iniziativa potrà essere motivata dal fatto che il sequestro disposto dall’Autorità Giudiziaria riguarderebbe il conferimento di rifiuti provenienti da fuori regione, il che non esclude che il sito possa essere utilizzato dai comuni consorziati”.
Anna Bontempo (Il Centro)