I giudici del tribunale del Riesame dell’Aquila hanno annullato il provvedimento di custodia cautelare emesso ad agosto a carico di Cristina Spada, 43 anni, considerata la mente di una organizzazione dedita allo spaccio. La donna era finita in manette con altre 3 persone per detenzione e spaccio di droga.
L’avvocato della donna, Marisa Berarducci prima ha ottenuto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare dalla Cassazione e ieri anche dal Riesame che ha accolto “la inutizzabilità” delle intercettazioni perchè fatte senza seguire la corretta procedura. La presidente del Riesame, Alessandra Ilari ha dichiarato quindi libera la Spada.
A mettere nei guai la donna erano state 500 dosi di droga, trovate il 5 agosto dalle unità cinofile della questura di Pescara e dagli uomini del commissariato di Vasto nella sua casa. In carcere con lei finì anche Mirko Di Giacomo, mentre per Achille De Rosa ed altri due arrestati scattarono i domiciliari.
A cure le indagini era stata la polizia con il supporto del sistema di videosorveglianza e intercettazioni. Proprio queste ultime sono state dichiarate inutilizzabili. Il 9 aprile comincerà davanti ai giudici del tribunale di Vasto il processo con rito abbreviato.
Paola Calvano (Il Centro)