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Depositata l’istanza di dissequetro della discarica

Annullamento del decreto di sequestro o, in subordine,  il conferimento dei soli rifiuti provenienti dai comuni aderenti al Consorzio. Sono le richieste contenute nell’istanza depositata ieri mattina al Tribunale del riesame di Chieti dai legali di Cupello Ambiente, la società che gestisce la terza vasca del Civeta posta sotto sequestro la scorsa settimana dai carabinieri del Noe.

Il ricorso presentato dall’avvocato Luigi Follieri, noto penalista foggiano, per conto di Michele Silvestri, legale rappresentante della Cupello Ambiente, si fonda sul presupposto che l’autorizzazione integrata ambientale (Aia) consenta il conferimento nell’impianto di rifiuti extra-consortili, cioè provenienti da altre regioni. Il legale contesta quindi la tesi portata avanti dalla Procura che ha richiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale il sequestro della discarica sul presupposto che, nel biennio 2017-2018, siano stati conferiti 70mila tonnellate di rifiuti, pari ad un valore di 360mila euro, provenienti da altre regioni, in particolare da Lazio, Campania e Puglia, determinando un precoce esaurimento della vasca nata per accogliere i rifiuti indifferenziati dei comuni aderenti al Consorzio pubblico.

L’inchiesta avviata in seguito ad un esposto presentato nel 2017 da Augusto De Sanctis, mira anche ad accertare la tipologia dei rifiuti conferiti nella vasca. Oltre  al legale rappresentante della Cupello Ambiente, Silvestri sono indagati anche Franco Gerardini, dirigente della Regione nonché Commissario Straordinario del Consorzio pubblico, l’ingegner Luigi Sammartino, direttore tecnico del Civeta e il tecnico Fulvio Pelucchi. Fra una settimana si saprà se il ricorso presentato dall’avvocato Follieri è stato accolto dai giudici del riesame. I vertici del Consorzio di Cupello sollecitano, dal canto loro, la definizione del procedimento di sequestro in modo da consentire il ripristino del regolare smaltimento.

E mentre i sindaci del comprensorio esprimono preoccupazione per l’annunciato aumento del 20%  delle tariffe, non si placa la polemica. Per il partito comunista di Cupello, che plaude all’intervento della magistratura, le maggiori responsabilità sono del Pd, definito “soggetto ratificatore delle volontà capitalistiche del territorio vastese con una destra che ha gongolato in assoluto silenzio lì dove possedeva (e ancora possiede) posizioni di governo. Tutto sulla pelle e sulla salute dei cittadini e dei lavoratori”.     

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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