Voleva festeggiare la suocera e mangiare la torta mentre era ai domiciliari per scontare una pena: è stata arrestata e processata per evasione. La protagonista della disavventura, S.B. 33 anni di Pescara, residente a Vasto, ha rischiato una nuova condanna ad un anno e mezzo di reclusione. Il difensore , l’avvocato Raffaele Giacomucci, ha convinto il giudice monocratico, Michela Iannetta che non poteva considerarsi evasione lo spostamento dell’imputata all’interno dello stesso stabile. S.B. è stata assolta.
La golosità e il rispetto per la suocera hanno tirato un brutto scherzo alla trentatreenne, sottoposta agli arresti domiciliari per scontare una pena per concorso in una rapina avvenuta nel 2015. La donna ha rischiato di dover andare in carcere per aver voluto festeggiare la congiunta. A novembre 2017 la corte d’Appello dell’Aquila le aveva concesso gli arresti domiciliari. S.B. quindi non avrebbe dovuto allontanarsi dal suo appartamento.
Un mese dopo nel corso di un controllo, i carabinieri non la trovarono. La donna era nell’alloggio della suocera per mangiare con lei e il resto della famiglia la torta di compleanno della congiunta. Per l’accusa non c’era necessità di lasciare il proprio appartamento e in più non era mai stata chiesta, nè ottenuta, alcuna autorizzazione a farlo.
Accusata per questo di evasione è stata rinviata a giudizio ed è finita nuovamente davanti al giudice del tribunale di Vasto. Nel corso dell’udienza tenuta ieri davanti al giudice monocratico del tribunale di Vasto, Michela Iannetta, il pm ha chiesto, come previsto dall’articolo 385 del codice penale la condanna dell’imputata ad un anno e mezzo di reclusione. La difesa si è opposta e si è battuta insistendo sul fatto che la donna non fosse uscita dalla palazzina. Non si era allontanata più di tanto dalla sua abitazione, ma era andata dalla suocera che abita nello stesso immobile. Nessun contatto con l’esterno. Giacomucci ha quindi contestato l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari.
A giudizio del difensore, l’imputata non voleva in alcun modo violare le misure cautelari ( per questo non aveva mai chiesto l’autorizzazione), ma si era solo spostata per gustare una fetta di torta e fare contenta la suocera. Le argomentazioni addotte dalla difesa hanno convinto il giudice che ha assolto l’imputata. S.B. ha così evitato di essere trasferita in carcere. E’ evidente che la prossima volta la donna starà più attenta ad osservare le disposizioni di legge.
Paola Calvano (Il Centro)