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Tribunale, Comune pronto a pagare le spese

TribunaleLa salvezza del Tribunale di Vasto non è più solo una ipotesi. Le dichiarazioni fatte dal Guardasigilli Alfonso Bonafede al Coordinamento nazionale per la giustizia di prossimità, di fatto salvano il presidio vastese dalla soppressione. L’ipotesi di riapertura fatta dal ministro della Giustizia dipende dalla valutazione dei costi.

Il ministro Bonafede ha sottolineato che il tribunale può essere salvato ma la strategia da mettere in campo dovrà risultare a costo zero per il Dicastero , mentre potrebbe coinvolgere il Comune chiamato a farsi carico degli oneri di spesa corrente per il mantenimento delle strutture. Laddove i Comuni non riuscissero a garantirle potrebbero essere chiamate in causa le Regioni.

” Io avevo già dichiarato che l’ipotesi va benissimo al Comune di Vasto “, dice il sindaco Francesco Menna , che ha ripetuto le stesse cose il 21 marzo scorso a Roma insieme all’avvocato Angela Pennetta allo staff del sottosegretario alla giustizia, Jacopo Morrone.

” Il palazzo di giustizia è del Comune, così come la sede dei giudici di pace. La struttura vastese è pronta ad ospitare altri tribunali che non hanno una sede”, dice Menna. ” Sul problema delle spese vive ( acqua luce e gas) porterò l’argomento in Consiglio comunale. L’ipotesi di accorpamento Vasto-Lanciano resta per me la soluzione migliore. Il Comune di Vasto oltre tutto deve ancor riavere dallo Stato due milioni di euro che ha anticipato durante il governo Monti”.

Se dunque il problema riguarda solo le spese, il tribunale di Vasto è salvo. L’ amministrazione counale più volte e in più sedi ha espresso la completa disponibilità a sostenere il costo delle utenze evidenziando una operazione a costo zero per il ministero impegnato solo nel pagamento del personale impiegato . Bonafede ha ribadito che il ministero non è in grado di sostenere ulteriori spese, nè investimenti per la riapertura dei 30 tribunali dichiarati accorpati. C’è poi anche la proposta del Comitato nazionale per la giustizia di prossimità , che ha proposto la riapertura a carico delle Regioni.

” Le dichiarazioni del ministro Bonafede sono rassicuranti per il Tribunale di Vasto”, afferma l’avvocato Angela Pennetta,il legale che il 21 marzo scorso ha guidato una delegazione di 28 sindaci e altrettanti imprenditori del Vastese a Roma in difesa del presidio.

” Il tribunale di Vasto possiede tutti i requisiti che giustificano la sua permanenza : la sede è comunale, il sindaco accetta la proposta del ministro, la distanza da Chieti è eccessiva, la presenza della criminalità organizzata impone un baluardo a difesa del territorio”. Svolta positiva dunque per Vasto. Certo è che comunque è indispensabile la norma che rimetta in discussione la riforma dell’ex ministro Paola Severino.

Paola Calvano (il centro)

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