Suggerimenti per togliere una serie di “brutture” prima di piazza Verdi con poca spesa. Il 17 maggio arriva il Giro d’Italia a Vasto. Un’occasione unica per promuovere l’immagine della città tramite i collegamenti che vanno in mondovisione in 192 paesi del mondo.
Mancano sei settimane all’evento per cui bisogna intervenire con fretta per eliminare alcune “brutture storiche”, a cui purtroppo il nostro occhio si è abituato, tanto da non percepirle più come tali.
Noi proviamo a fare un elenco sulla scorta delle segnalazioni ricevute negli ultimi tempi da parte dei nostri lettori. Sono tutti interventi di poco impegno economico che, però, se fatti aiutano notevolmente a migliorare l’immagine della città.
Iniziamo con l’ingresso a Vasto salendo da Vasto Marina. Forse non ci rendiamo più conto delle diverse brutture, ma le cose da sistemare sono parecchie.
Allo svincolo per il viadotto Histonium, a destra da molti anni c’è un tratto di guardrail rotto e scivolato verso la scarpata. Di fronte un pezzo da sostituire.
Facendo pochi metri in direzione piazza Verdi c’è un ponticello più volte riparato con diversi stili, a cui bisognerebbe ridare decoro.
A destra prima del muro in mattoni, ci sono delle orrende protezioni provvisorie realizzate con spartitraffico in plastica. Oltre il muretto, un’altra protezione provvisoria fatta con transenna e plastica A sinistra, la protezione è realizzata per un tratto con tubi di ferro arrugginito e un altro pezzo con guardrail.
Procedendo, a destra sistemare bene il guardrail e il verde, a destra c’è la parte terminale della scarpata del Belvedere. Si potrebbe un piccolo cordolo al di sopra del quale mettere a dimora fiori o una piccola siepe per ridare decoro al lato strada.
Procedendo di pochi metri si giunge sotto il viadotto. Qui sotto cittadini incivili lasciano di tutto. Bisogna assolutamente trovare una soluzione: recintarlo o farci delle aiuole o delle siepi, ma così non può stare.
Da quel punto fino alla rotonda di piazza Verdi, bisogna lavorare di fantasia. Sistemazione dei cordoli, marciapiedi e arredi urbani che si abbinano all’ambiente.
Sono tutti piccoli lavori che non comportano grande spesa, ma che migliorano notevolmente l’ingresso alla città, che è il biglietto da visita per un centro turistico.
NICOLA D’ADAMO