Finalmente arriva la notizia dalle elezioni circoscritte della provincia di Chieti – (tra di loro se la suonano e se la cantano come dice un vecchio adagio) – di due consiglieri che siedono tra i banchi dell’aula consigliare: Nicola Tiberio e Vincenzo Sputore. Due “giovanissimi” della politica vastese come tutti sanno e conoscono. Sono stati assessori per diversi anni in città e i fatti parlano da soli: essi hanno rappresentato il Nulla, anzi uno di questi due, Sputore, è stato il grande autore del parcheggio multipiano, costato 4 milioni di euro, e affittato al gestore per 1000 euro mensili. Pensate che guadagno per il comune! Ci sarebbe da denunciarli alla Corte dei Conti, per danno erariale ma …!
Guardiamo alla città e ai grandi problemi che vivevano al loro tempo e mai risolti, anzi aggravati. Non faremo esempi perché dovremmo scriverci un romanzo. Questi due personaggi fanno parte di due capicordata: Sputore legato a Lapenna; quest’ultimo si riprende la scena dimenticandosi che dopo 10 anni di Sindaco è risultato il meno votato dalla città; Tiberio il quale da anni rappresenta la compagine di Forte – Marchesani, i due assessori della dis – giunta Menna. Tra pochi giorni vedremo la opera di Lapenna, quando, irrobustito dal passaggio di casacca di Marra da sinistra sinistro al PD, metterà sul piatto del Sindaco, la cui debolezza non solo organica, ma politica, la richiesta di un posto in giunta per uno del suo cerchio magico.
Ma sulla Provincia almeno avrebbero potuto puntare su qualche giovane dopo la tanto sbandierata rivoluzione giovanile di cui si è persa traccia. Ma i giovani purtroppo sono fuori dal sistema, però prendono i gettoni di presenza e osservano la regola del silenzio cenobita. Mentre queste notizie giungono a noi, una parte del centro storico, quella più suggestiva e attrattiva, resta nel desolante silenzio e abbandono. L’esempio della chiusura della strada di Porta Palazzo che conduce ai campi sportivi, nonché accorciatoia per raggiungere le civili abitazioni che si snodano lungo il tratto di Fonte Ioanna – Cona a mare-sono impedite al transito. Quindi, i residenti che vivono lungo il tratto citato e che sfocia a Vasto Marina, che giro devono fare per giungere alle loro abitazioni? Dovranno raggiungere Vasto marina e risalire dalla stradina di Via Cona a Mare fino a destinazione?.
Esiste un pericolo imminente della parte orientale di Palazzo d’Avalos di crollo del muro di contenimento dei giardini? Se esiste questo pericolo certificato, si dovrà avvertire seriamente la popolazione che in quel tratto non si potrà transitare e vanno adottati provvedimenti e controlli anche notturni con chiusura definitiva. Ma se non esistono pericoli, come ci pare di capire, che senso ha mettere una leggera rete metallica che viene sistematicamente rotta per il passaggio veicolare?
Siamo in primavera e si affacciano i primi turisti che osservano la triste e desolante immagine della Fonte Nuova ai piedi di Porta palazzo da cui zampilla da anni acqua dell’acquedotto delle Luci che si perde nei terreni della famiglia Ricci, terreni anch’essi incolti e inselvatichiti. E la amministrazione cheta e muta osserva le rovine di questa struttura, molti anni fa utile per le nostre nonne per attingere acqua potabile e per lavaggi.
Non mi risulta che in quindici anni di amministrazione Lapenna con assessori Tiberio e Sputore si siano preoccupati di questo bene storico e di grande utilità. Mai un progetto per raccoglierne le acque e dirottarle verso i grandi serbatoi di Vasto marina che risultano vuoti e inutilizzati. Mai una idea sulla realizzazione di un acquedotto parallelo che ne raccogliesse le acque anche per usi domestici. Macchè! Il vuoto assoluto. Ora li abbiamo alla Provincia e attendiamo che si facciano promotori di qualche idea da realizzare come questa nostra.
Ivo Menna Lista la nuova terra e responsabile ONA amianto