La cultura, a Vasto, ha una primaria necessità: dev’essere consentita a tutti. A chi ha i soldi per farla e a chi non ne ha, o ne ha di meno. Compito dell’Istituzione comunale è di mettere a disposizione le sue sale, pensiamo a quelle di Palazzo d’Avalos, e il suo Teatro, pensiamo al “Rossetti”, a un numero considerevole di associazioni e privati cittadini. Per far questo deve abbassare notevolmente i canoni d’affitto. Non è possibile chiedere 1000 euro nei giorni feriali e 1500 euro nel prefestivo e nel festivo per l’utilizzo del Teatro Rossetti. Infatti, è diventato non una bomboniera, ma una reliquia al cui interno possono accedere solo alcuni. Non è giusto. Non è giusto per la stragrande maggioranza dei cittadini vastesi. Come è doveroso, altresì, stabilire regole certe per la concessione degli spazi e dei patrocini, in modo da non avere figli e figliastri. Tutto ciò ci ha indotti a protocollare una Mozione, aperta alle firme di tutti i Consiglieri, per impegnare il Sindaco e la Giunta a rivedere i costi dei canoni d’affitto per le strutture culturali, oltre a stilare un Regolamento che faccia chiarezza sui metodi di assegnazione. La cultura resta un bene prezioso, ma dobbiamo renderla possibile ai tanti che vogliono farla e ai tantissimi che ne vogliono fruire.
Questa la mozione presentata.
Mozione: Riduzione canoni di affitto strutture culturali
Il Consiglio comunale:
- Premesso che i canoni di affitto delle strutture comunali definite con delibera g.m. n°82 del 28/03/2012 e successive modifiche sono ritenuti troppo alti non solo dalle tante associazioni, ma anche dai privati, che vorrebbero usufruirne;
- Considerato che il settore Cultura dovrebbe promuovere il più largo uso delle sale, con la ferma intenzione di non renderle disponibili soltanto a coloro che sono in grado di sostenerne l’ingente costo, operando una brutta distinzione tra figli e figliastri;
- Preso atto che mancano riferimenti precisi che stabiliscano la concessione gratuita, ovvero del patrocinio a taluni piuttosto che ad altri;
IMPEGNA
Sindaco e Giunta non solo a evitare aumenti, ma ad abbassare notevolmente i canoni di affitto delle strutture comunali, soprattutto in riferimento alle Sale di Palazzo d’Avalos e al Teatro Rossetti e a promuovere un Regolamento che stabilisca presupposti e condizioni uguali per tutti per ottenere i suddetti locali a prezzi agevolati o gratuitamente, in modo che non via siano distinzioni di trattamento all’atto della concessione.
I Consiglieri comunali
Davide D’Alessandro
Alessandra Cappa