Si amplia il fronte dei favorevoli, ma la regione Molise non procede. Non fa passi avanti l’iter per la istituzione della riserva naturale foce del Trigno, un luogo di grande interesse naturalistico, primo approdo per molti uccelli migratori oltre che habitat ideale di una flora rigogliosa e variegata. Il recente convegno di Campomarino ha ribadito, qualora ce ne fosse stato bisogno, che nessuno è contrario. Anzi il fronte delle associazioni diventa ogni giorno più ampio: sono 34 i sodalizi, non solo molisani, ma anche abruzzesi, che stanno facendo il tifo per l’istituzione dell’area protetta.
“Risulta allora incomprensibile il ritardo della regione Molise nel dare seguito, con apposita legge regionale, alla delibera votata all’unanimità dal consiglio comunale di Montenero di Bisaccia il 21 dicembre 2016”, commenta Luigi Lucchese, presidente dell’associazione Ambiente Basso Molise, “da notare che il comune di Montenero si era mosso con lodevole celerità e, solitamente, quello della delibera comunale è il passaggio più ostico nell’iter istitutivo di un’area protetta. E allora se il Comune è d’accordo, 34 associazioni – non solo molisane – la sostengono, la check-list ornitologica è degna delle migliori aree umide italiane, la riserva è anche la soluzione per il recupero sanitario-ambientale della zona, la domanda sorge spontanea: perchè la Regione Molise non procede? Del resto su quella pregevolissima area umida (naturalisticamente la più importante sulla costa di Molise e Abruzzo)”, aggiunge Lucchese, “ non si potrebbe comunque fare altro, sia in base al Prg del comune di Montenero, sia per la direttive europee Habitat e Uccelli in materia, sia per gli usi consolidati della zona. Anche per questo, non si riesce a trovare motivazione a questo ritardo, che rinvia a data da destinarsi un’occasione unica di sviluppo responsabile del territorio”.
Le associazioni attendono ora il decisivo passo avanti della Regione. Il convegno patrocinato dai comuni di Montenero di Bisaccia e Campomarino, ha registrato qualificati interventi di naturalisti e amministratori, docenti universitari, ricercatori e singoli cittadini, i quali si sono espressi tutti favorevolmente sulla istituzione della riserva naturale alla foce del Trigno. Una mostra fotografica delle specie più importanti e rare, ha fatto da cornice al congresso.
Anna Bontempo (Il Centro)