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Stupri di gruppo a Vasto, chiesta la rieducazione

Due richieste di non luogo a procedere per non aver commesso il fatto e 4 richieste di messa alla prova. E’ quanto è stato chiesto ieri al gup per i minori del Tribunale dell’Aquila dai difensori dei ragazzini accusati di atti sessuali , ricatti, violenza privata e pornografia minorile nei confronti di una coetanea. Gli abusi sarebbero stati commessi su una sedicenne di Vasto dall’ex fidanzatino della studentessa, altri tre ragazzi di Vasto, uno di San Salvo e un altro di Paglieta, tutti studenti delle scuole superiori. Il gruppo avrebbe ricattato per mesi la studentessa.

Il giudice si è riservato di decidere dopo un programma di assistenza sugli indagati che sarà affidato agli assistenti sociali dell’Uepe ( ufficio esterno penitenziario) di Pescara. L’udienza è stata quindi aggiornata al 9 luglio per la sentenza. Il caso scoppiò nel mese di agosto. I giovani erano convinti di avere in mano un’“arma” che li rendeva invincibili: le foto fatte alla vittima. Proprio quell’arma li accusa. E buon per loro che la legge sulla diffusione o minaccia di diffusione di foto intime denominata ” revenge porn”, appena approvata dal Parlamento non venga applicata per vicende avvenute in passato.

Il gup, vista l’età degli indagati. Le immagini degli incontri che gli accusati imponevano alla studentessa per poi riprenderla, sono state recuperate dai carabinieri dagli smartphone degli indagati e consegnate ai giudici. A detta dei carabinieri, sono immagini che raccontano l’inferno vissuto dalla ragazzina. L’ex fidanzatino divenuto aguzzino e che la prossima settimana sarà giudicato per un altra vicenda analoga ha trascorso anche diversi mesi in carcere a Casal Del Marmo. Lo studente è difeso dall’avvocato Antonello Cerella.

La posizione degli altri giovani è delicata anche se le responsabilità non sono uguali per tutti. Il giovane di San Salvo, assistito dall’avvocato Vincenzo Chielli, è riuscito a dimostrare il ruolo marginale avuto nella vicenda. Così pure l’avvocato Massimo Biscardi, che difende il minore di Paglieta, e che ieri ha chiesto l’assoluzione. Hanno cercato di alleggerire la posizione dei loro assistiti anche gli avvocati Roberto Cinquina, Raissa Mancinone , Sabatino Besca e Nicola Artese.

La colpa dei giovani sarebbe stata quella di avere partecipato ai raduni organizzati dall’ex fidanzatino della vittima . Raduni che avvenivano nei garage o nel cantiere abbandonato del residence Rossetti a ridosso della circonvallazione. E la prossima settimana ci sarà un altro processo relativo ad un secondo filone di indagini( vittima una ragazza di Cupello) legato all’altra vicenda da due indagati, l’ex fidanzatino della vittima di Vasto e l’amico del cuore.

Paola Calvano (il centro)

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