Investe l’80% dei soldi ricevuti con il trattamento di fine rapporto in diamanti. Peccato che quelle pietre valessero un quarto di quanto la banca le aveva assicurato. A.D.M. di Vasto ha perso così 50mila euro.
E’ la storia dell’ennesima presunta truffa a 1000 carati. Tutto è cominciato quando A.D.M. è andata in pensione. La donna per evitare la disavventura del marito che aveva investito diversi anni fa in bond argentini, ha chiesto alla banca un investimento sicuro. Un istituto di credito di Milano le ha proposto di investire in un prodotto sicuro: i diamanti. Con la crisi sui mercati finanziari e con l’euro che rischia di saltare, avere in tasca delle pietre preziose sembrava un’ottima idea.
Non è stato così per la pensionata vastese. la donna ha accettato di investire 50 mila euro ed è così finita nell’elenco degli oltre centomila italiani risucchiati in una vicenda incredibile, pilotata da persone senza scrupoli. Stando a quello che la donna ha raccontato al legale che ora sta cercando di farle recuperare il denaro perso, l’avvocato Sebastiano Del Casale, fu un funzionario dell’istituto di credito milanese a proporle l’affare. Alla pensionata venne garantito che i diamanti erano un bene rifugio. Per le banche proporre l’investimento in diamanti non è una novità. Pare che le banca avesse fornito anche notizie sulle caratteristiche del prezioso prodotto oltre che equità del prezzo e autenticità delle pietre.
In realtà la pensionata vastese si è ritrovata con pietre che valgono un quarto di quanto lei ha dato alla banca. I tentativi di trovare un accordo bonario con la banca sono falliti ed ora la donna si è rivolta all’avvocato Sebastiano Del Casale chiedendo di denunciare l’istitito per truffa aggravata. Degli investimenti in diamanti si sta occupando in tutta Italia la Federconsumatori.
I diamanti da investimento appartengono alla fascia qualitativa più elevata nella scala di classificazione internazionale delle pietre preziose. Il loro valore è certificato da laboratori specializzati mentre il prezzo è possibile verificarlo su alcuni listini di riferimento. I risparmiatori farebbero bene a consultarli.
Paola Calvano (il centro)
