Il Comune sospende per quattro giorni il ritiro della spazzatura e in città scoppia la polemica. Sono costretti a tenersi i rifiuti in casa fino a domenica i cittadini di San Salvo che hanno appreso del mancato ritiro del pattume in queste ore. E mentre il Pd invoca l’intervento dell’amministrazione comunale e della Regione Abruzzo, cinque sindaci del territorio parlano di “rischio ambientale”, dopo il sequestro della terza vasca del Civeta disposto dalla magistratura.
“La responsabilità della chiusura dei cancelli non può certamente essere addebitata né ai Comuni né ai cittadini”, dicono Tiziana Magnacca (San Salvo), Angelo Marchione (Furci), Saverio Di Giacomo (Monteodorisio), Alfonso Ottaviano (Scerni) e Mimmo Budano (Villalfonsina), “occorre un urgente intervento per trovare adeguate soluzioni in altri impianti regionali per liberare le nostre case dai rifiuti oramai accumulati da mercoledì. Senza imputare alcun costo a carico dei nostri cittadini, ma soprattutto trovando subito alternative per non perdere tempo ulteriore”.
Il Pd chiama in causa l’amministrazione comunale e la Regione.
“La questione rifiuti deve essere risolta nell’immediato”, chiedono Gennaro Luciano, Antonio Boschetti e Gianni Mariotti, “non tolleriamo più che i cittadini continuino a pagare le tasse per tenersi i rifiuti dentro casa. Tutto ciò è intollerabile. E’ urgente e necessario che la sindaca Magnacca e la Regione Abruzzo, con i suoi rappresentanti locali, Mauro Febbo e Nicola Campitelli, trovino al più presto una soluzione concreta. Siamo certi che verità e responsabilità verranno accertate grazie all’attento e preciso lavoro della magistratura, ma nel frattempo devono dirci dove andare a conferire i rifiuti e devono farlo ora prima che sia troppo tardi”.
Anna Bontempo (Il Centro)