Fiscalista vastese condannato anche nell’ultimo grado di giudizio. La Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità penale di Luigi Martella. Riconoscendo la prescrizione di alcuni reati di cui era accusato l’imputato , la Corte ha tuttavia disposto la rideterminazione della pena. L’uomo è finito nei guai per centomila euro di tasse non versate e che ora la parte lesa pretende di riavere oltre ad un equo risarcimento danni. Per questo l’avvocato Marisa Berarducci porterà avanti anche un giudizio civile.
Luigi Martella in appello era stato condannato alla pena di un anno e due mesi di reclusione per truffa e al risarcimento della parte lesa. ” Il mio cliente che rischiato l’infarto, fino ad oggi non ha ricevuto un euro”, fa presente l’avvocato Berarducci. Puntuale nei pagamenti, la vittima mai avrebbe immaginato di ricevere una diffida da Equitalia. Quando ha ricevuto l’ingiunzione di pagamento di oltre 100 mila euro per omesso versamento delle tasse ha accusato un malore.
“Poi ha scoperto che il suo commercialista, un professionista del quale si fidava ciecamente, non aveva versato i soldi che gli venivano consegnati per il pagamento delle tasse», racconta l’avvocato Berarducci. Sulla vicenda è stato celebrato il processo davanti alla Corte di Cassazione. I magistrati hanno confermato le responsabilità dell’imputato condannandolo al pagamento delle spese processuali e al risarcimento della parte lesa.
Prima di emettere la sentenza nel 2016 i magistrati vastesi acquisirono la ricostruzione di dieci anni di contribuzione del denunciante. Il materiale è stato sottoposto poi all’attenzione dei giudici d’appello e della Cassazione. «Nessuno può immaginare quello che ha passato il mio cliente”, insiste la Berarducci. Il fiscalista è sempre stata una persona estremamente corretta e al di sopra di ogni sospetto. «Eppure come ho dimostrato ai giudici” per anni ha falsificato la dichiarazione dei redditi del mio cliente”.
Paola Calvano (il centro)