Stop ai ricatti e alla violenza fra minori. L’associazione Emily Abruzzo, presieduta dalla professoressa Teresa Di Santo, da inizio anno sta portando avanti un progetto per contrastare il fenomeno del bullismo e qualsiasi forma di violenza fisica , psicologica e ricatti derivanti magari da immagini riprese con il cellulare.Ventuno comuni facenti parte dell’ente d’Ambito 14 presieduto dal sindaco di Monteodorisio, Saverio Di Giacomo hanno firmato il protocollo denominato “Una rete di amici” .
L’iniziativa si avvale del supporto di psicologhe, avvocati ed educatori. Comuni, scuola e operatori cercheranno di aiutare gli adolescenti e a prevenire abusi e disagi. “Il problema del bullismo e della violenza fra minori crea non pochi problemi”, dice la professoressa Di Santo.
“La cronaca ci racconta ogni giorno di fatti gravi e che creano tanta amarezza. La nostra attività nelle scuole ci aiuta a convincere le vittime della violenza a chiedere aiuto e denunciare. Le operatrici si spostano e raggiungono chi ci chiede aiuto. Non solo nel Vastese, ma se necessario anche in Molise”, dice Teresa Di Santo. Il progetto rappresenta un valido strumento di supporto per gli studenti che vogliono denunciare e fermare atti di bullismo”.
“Dirigenti scolastici e docenti sono un grande aiuto. La speranza è di riuscire a dare ai ragazzi la forza per contrastare questo fenomeno”, afferma la Di Santo. I ventuno comuni in cui sarà spalmato il progetto sono tutti i paesi dell’interno fatta eccezione per Fresagrandinaria e Lentella che fanno parte come San Salvo di un altro ambito.
“La cronaca racconta tutti i giorni quanto una foto possa trasformare la vita di un giovane in inferno. Non è un caso se il Parlamento ha approvato una legge ad hoc. Il ricatto psicologico può colpire tutti. Mina l’autostima e la dignità dei ragazzi e alla lunga può portare a situazioni di depressione e di ansia e comportamenti autolesivi”, afferma l’insegnante.
Paola Calvano (Il Centro)