“Sembrerebbe ufficialmente iniziata la campagna elettorale del commissario Mario Amicone nel trovare argomenti per farsi eleggere Presidente del Consorzio di Bonifica Sud tanto da dichiarare inesattezze oltre a raccontare solo una parte della verità in merito allo sblocco dei finanziamenti ricevuti con il Masterplan”. Questo il commento dell’Assessore Regionale Mauro Febbo che sottolinea quanto segue: “Già la scorsa estate aveva annunciato di aver ottenuto dall’ Ufficio Dighe di Napoli l’autorizzazione all’innalzamento di 1,1 milioni di metri cubi di acqua che, tradotto in termini di autonomia, corrisponderebbe a soli quattro giorni in più di irrigazione”.
“Non comprendo l’euforia manifestata dal Commissario Amicone visto che l’autorizzazione a raggiungere il livello di 741 m s.m., livello superiore di tre metri rispetto alla quota già autorizzata di 738 m s.m, era già stata data anche la scorsa estate. La precedente autorizzazione al perseguimento degli invasi sperimentali risale al Giugno 2012 (quando c’era la Deputazione Amministrativa) e prevedeva di raggiungere una quota ordinaria di invaso, quindi per tutto l’anno, di 738,00 m s.m., con possibilità temporanea, in caso di eventi di piena, di raggiungere quota 740 m s.m. a cui corrisponde un aumento di acqua pari a 0,7 milioni di metri cubi. Quindi il volume aggiuntivo di acqua all’interno della diga che si avrebbe in caso di raggiungimento di quota 741 è di circa 1,1 milioni di metri cubi di acqua, ossia quattro giorni in più di irrigazione”.
“Pertanto non capisco quale vittoria viene proclamata da Amicone e quali sono i benefici che riceverebbe la popolazione, i turisti, gli agricoltori e le industrie con soli quattro giorni in più di disponibilità di acqua”.
“Invito il Commissario Amicone ad evitare inutili affermazioni e false notizie come il riferimento al Masterplan che avrebbero permesso il completamento della Diga entro la primavera 2018”.
“L’unica cosa – conclude Febbo – che Amicone è riuscito ad aumentare in questi due anni di commissariamento sono il suo stipendio, i canoni irrigui alle aziende agricole (quest’anno c’è stato un ulteriore aumento di euro 300.000,00) e il numero dei dirigenti e impiegati assunti all’interno del Consorzio di Bonifica Sud: tutto fuorché l’acqua all’interno della Diga. La verità è ben diversa. Sono passati due anni e mezzo dalla sua nomina e nonostante i tanti soldi sottratti ai coltivatori e il contributo della stessa Regione (più di cinquecentomila euro), nonostante le entrate derivanti dai lotti di Chiauci finanziati (più di un milione e cinquecentomila euro), il conto consuntivo dell’anno 2018, chiude con un disavanzo di circa undici milioni di euro”.
“Sarebbe – conclude Febbo – invece opportuno pertanto sospendere immediatamente le elezioni, e mi farò portavoce presso l’assessore regionale Imprudente al fine di nominare un nuovo Commissario che, prima di indire le elezioni consortili, accerti la vera situazione amministrativa e finanziaria dell’Ente e concluda le operazioni di invaso della Diga di Chiauci”.