La chiusura del palazzo di giustizia di Vasto rappresenterebbe una catastrofe economica per la città. Oltre alla perdita di 42 posti di lavoro, fra dipendenti amministrativi e ufficiali giudiziari, la soppressione del tribunale significherebbe la chiusura del bar aperto all’interno del palazzo di giustizia e contestualmente di decine di attività commerciali della zona, studi legali, ristoranti, attività di cancelleria, alberghi e istituti di credito.
Il grido d’allarme dell’avvocato Angela Pennetta è confermato dai risultati dello studio realizzato dal presidente dell’Ordine dei commercialisti, Francesco Pietrocola. Per una città che sta vivendo una profonda crisi commerciale nel centro storico e ha visto nell’ultimo anno raddoppiare i disoccupati , la chiusura del tribunale sarebbe una iattura. Le saracinesche di molte attività del triangolo compreso fra corso Europa, via Bachelet e via Alessandrini, sarebbero costrette ad abbassarsi.
“Ci troveremmo a dover affrontare un decremento delle vendite preoccupante “dicono i commercianti ” guai se questa città dovesse restare senza tribunale”, affermano.
Parla di «catastrofe economica» Angela Pennetta. «Un danno gravissimo, visto che per tante attività il tribunale contribuisce almeno al 50% del fatturato. Il tribunale è un rubinetto economico per tanti operatori. I politici locali devono insistere su un accordo con Lanciano , come ha proposto il sindaco Francesco Menna. Tutti i politici vastesi devono essere uniti e dare un segnale vero», insiste la Pennetta.
All’interno del tribunale c’è il bar. Le preoccupazioni della titolare sono notevoli e alle sue preoccupazioni si uniscono quelle delle attività che gravitano attorno al palazzo di giustizia, decine di attività, solo fra bar , pasticcerie e articoli di cancelleria . “Il nostro bacino di clienti è questo e se venisse meno finiremmo in ginocchio”,dicono. “Se a Vasto dovesse sparire il tribunale sarebbe la fine della zona economico-commerciale della città».
Per Massimo Di Lorenzo presidente degli operatori della Marina la chiusura del palazzo di giustizia comporterebbe anche una riduzione di arrivi in città. “Il tribunale porta a Vasto migliaia di persone per mille motivazioni. Stiamo lavorando tanto per fare superare a Vasto la crisi dell’industria e rilanciare il turismo. La scelta di chiudere il tribunale è senza alcun dubbio sciagurata. Si tratterebbe di una perdita importante in un settore estremamente provato da mille problematiche».
Sul caso interviene anche l’avvocato Giovanni Cerella, presidente delle Camere penali. «La nostra mobilitazione andrà avanti», chiarisce. «Continueremo in questa direzione, vicini alle istituzioni locali. Perdere gli uffici giudiziari equivale a infliggere un colpo mortale alla già precaria situazione”.
Paola Calvano (Il Centro)