La storia si ripete. A 72 ore dal termine per la presentazione delle liste (prevista per domani, alle 18), il Commissario del Consorzio di Bonifica Sud, Franco Amicone ha nuovamente rinviato le elezioni consortili in programma per il 19 maggio, giustificando tale decisione con la necessità di “uniformare le scadenze elettorali consortili per avere un periodo di programmazione condiviso tra le amministrazioni ordinarie democraticamente elette”.
E’ il secondo rinvio nel giro di cinque mesi visto che la consultazione popolare era stata programmata, in un primo tempo, per il 2 dicembre. La decisione era nell’aria dopo l’intervento dell’assessore alle attività produttive, Mauro Febbo che aveva annunciato di volersi fare parte attiva affinchè si arrivi “alla nomina di un nuovo Commissario che, prima di indire le elezioni consortili, accerti la vera situazione amministrativa e finanziaria dell’Ente e concluda le operazioni di invaso della diga di Chiauci”. Anche in questo caso il rinvio è stato preceduto da una richiesta congiunta delle organizzazioni agricole Confagricoltura Abruzzo, Coldiretti Abruzzo, Copagri e Cia Abruzzo. Insomma, tutti d’accordo, tranne un gruppo di consorziati che da mesi invoca la fine del commissariamento e il ritorno ad una gestione democratica dell’ente.
“Per la seconda volta ci viene negata la possibilità di eleggere democraticamente i rappresentanti dell’ente: interpelleremo gli organi competenti per vederci riconosciuti i nostri diritti”, attacca Emilio Falcone, candidato della lista Consorziati Indipendenti già depositata lo scorso 18 aprile, “non siamo per niente d’accordo sulle motivazioni del rinvio. Leggendo la delibera n. 206 del 26 aprile 2019 del Commissario Franco Amicone, riscontriamo il totale menefreghismo da parte delle associazioni di categoria Coldiretti Abruzzo, Cia Abruzzo, Confagricoltura Abruzzo e Copagri di tutelare il volere dei consorziati; anzi al contrario concertano con l’assessore regionale all’Agricoltura Manuele Imprudente l’ennesimo rinvio delle elezioni. Questo è un grave errore da parte della politica”, rincara la dose Falcone, “i tanti anni di commissariamento non hanno risolto i problemi creati dalle gestioni amministrative dell’ultimo ventennio. La politica avrebbe dovuto ascoltare il territorio che chiede da anni di eleggere democraticamente un consiglio dei consorziati, in grado di ristabilire una corretta gestione”.
Anna Bontempo (Il Centro)