“Non siamo in una situazione di epidemia”. Così il direttore generale della Asl di Pescara Armando Mancini a proposito della vicenda del ventunenne morto mercoledì scorso a causa di una sepsi meningococcica fulminante.
Stamani l’azienda sanitaria ha ricevuto gli ultimi risultati degli esami eseguiti sui campioni prelevati sul giovane: si tratta di un ceppo particolare, “un caso sporadico, circoscritto, legato alla reattività individuale del povero ragazzo”.
Non ci sono, quindi, indicazioni per una vaccinazione a tappeto. Dopo che i laboratori della Asl pescarese avevano individuato il batterio, Meningococco di tipo ‘B’, gli ultimi accertamenti sono stati eseguiti dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e dal Meyer di Firenze, centri di riferimento nazionale in materia.
Gli esami hanno consentito di individuare il ceppo responsabile della morte del giovane, denominato St213: non è lo stesso responsabile di un’epidemia in Toscana, ipotesi di cui si era parlato dopo il decesso del ragazzo.