Revoca dell’autorizzazione amministrativa rilasciata nel 1993 per lo svolgimento dell’attività di campeggio e immediata chiusura dell’attività ricettiva. Sono condensate in una ordinanza di sette pagine le violazioni poste in essere dai titolari del Camping Europa di località Buonanotte, struttura che secondo i tecnici dell’ufficio urbanistico comunale, è interamente abusiva.
All’avvio del procedimento per la demolizione delle opere realizzate senza autorizzazione e il conseguente ripristino dello stato dei luoghi, si aggiunge ora il provvedimento firmato dal dirigente dell’ufficio commercio e attività produttive, Luca Mastrangelo che fa seguito ai controlli eseguiti prima di Pasqua dal Commissariato di Vasto e dalla polizia municipale.
Durante l’ispezione delle forze dell’ordine sono emerse numerose infrazioni, con particolare riferimento a carenze in ordine alla normativa antincendio, la presenza di una importante quantità di rifiuti edili, composti da scarti di muratura e componenti in ferro arrugginito di varie dimensioni, oltre alla presenza di materiale bruciato posti nelle immediate adiacenze del parco giochi per bambini le cui strutture – si legge sempre nell’ordinanza – si presentavano anch’esse arrugginite ed in pessimo stato d’uso, tanto da costituire un probabile pericolo.
Riscontrate anche carenze ai servizi igienici e l’assenza di cartellonistica, prezzario obbligatorio, regolamento interno del camping e la completa assenza di personale di vigilanza. Durante il blitz congiunto del Commissariato e della polizia municipale all’interno della struttura erano presenti circa 30 clienti ed altri erano in arrivo per trascorrere le vacanze nel campeggio. Al termine del controllo è stato redatto un verbale.
Insomma, quello che Comune e forze dell’ordine hanno accertato è un concentrato di abusi “perpetrati nel tempo e non sanati, tali da considerare il camping totalmente abusivo”, si legge sull’ordinanza dirigenziale.
La voluminosa documentazione trasmessa dal settore urbanistico comunale ricostruisce in maniera analitica la realizzazione delle strutture abusive (bungalow e fabbricato adibito a market, cucina e ristorante) e descrive il campeggio, sorto nel 1975, come struttura che ha subito nel corso degli anni “mutamenti dovuti a ristrutturazioni ed ampliamenti non autorizzati”, oltre ad evidenziare che le opere “sono state realizzate in difformità agli strumenti urbanistici ed in contesti sottoposti a vincoli demaniali ed in zone classificate fasce di rispetto”.
Resta da capire come mai ci siano voluti oltre quarant’anni per far emergere una situazione, che ha anche generato contenziosi fra i titolari del Camping Europa e alcune società che hanno chiesto alla magistratura di rientrare in possesso dei terreni di loro proprietà.
Anna Bontempo (Il Centro)